In occasione della Giornata mondiale contro la discriminazioni razziali, che si celebra il 21 marzo di ogni anno, l’agenzia Svetimageda, organizzazione lituana attiva contro razzismo, bullismo, omofobia, ha girato un video per contrastare gli insulti razziali diffusi sul web. Il filmato, che sta spopolando sul web, è un esperimento sociale: in una finta sala d’attesa, un extracomunitario, che non sa ancora parlare bene la lingua, chiede alle persone sedute accanto a lui, di tradurgli alcuni post che qualcuno ha pubblicato in lituano sulla sua pagina Facebook.
Le persone si prestano di buon grado ad aiutare il ragazzo ma, non appena gli occhi si posano sul tablet, la loro espressione cambia. Infatti, quelli che che stanno leggendo non sono semplici commenti, ma pesanti insulti razziali: “scimmia”, “schiavo”, “tornatene in Africa”. E dunque li vediamo scuotere la testa, stringere le labbra, incapaci di ripetere questa orribile sequela di insulti. Nonostante non siano loro gli autori dei commenti, il solo fatto di averli letti genera vergogna e dispiacere e, alla fine, ognuno di loro si sente in dovere di chiedere scusa al giovane extracomunitario.
Insomma, una reazione davvero commovente da parte di queste persone che, guardando negli occhi questo povero ragazzo, si sentono colpevoli per gli insulti da lui ricevuti.
Dunque, dopo la campagna lanciata dall’associazione non-profit Ad Council per combattere la discriminazione e i pregiudizi e celebrare la diversità, ecco un altro toccante video che tratta del razzismo, una grave piaga della società che, nonostante gli sforzi dell’opinione pubblica, continua ad imperversare in tutto il mondo.