Quest’uomo è bloccato all’interno di questo macchinario dal 1952. Ecco la sua drammatica storia

La storia di quest'uomo, costretto a vivere con il suo corpo all'interno di questo macchinario dal 1952, è davvero drammatica e non potrà che lasciarvi letteralmente senza parole.

Quest’uomo è bloccato all’interno di questo macchinario dal 1952. Ecco la sua drammatica storia

Ci sono malattie che nel corso del tempo hanno causato vere e proprie epidemie, virus potenti che hanno condizionato la vita di milioni di persone su tutto il pianeta.

Il virus della poliomielite, ad esempio, è stato uno dei più invasivi. Si tratta di un’infezione che è stata, però, completamente debellata negli Stati Uniti nel 1979 grazie ad un vaccino che ha permesso di non contrarre più questa malattia e di conseguenza di ridurne i danni devastanti sull’organismo che ne veniva colpito.

Coloro, però, che avevano già contratto questo virus hanno dovuto continuare a fare i conti con gravi problemi di salute. Questo virus colpisce alcuni nervi fra cui anche quelli funzionali alla respirazione ed alla fisiologica attività dei polmoni.

Proprio per questo motivo ci sono persone costrette a vivere costantemente dentro ad un polmone artificiale. Si tratta, infatti, di vecchie macchine all’interno delle quali le persone colpite dal virus della poliomielite possono trovare benefici e riprendere a respirare normalmente.

Paul Alexander, un uomo di settant’anni di Dallas, è ad oggi costretto a vivere praticamente all’interno di questa macchina che gli consente di poter respirare normalmente e quindi di vivere.

Le immagini di questo video ci mostrano l’uomo all’interno della capsula che per lui è diventato ormai di fondamentale importanza. Inizialmente l’uomo rimaneva all’interno di questa macchina solo per poco tempo durante la giornata. Da alcuni anni, però, il macchinario ha iniziato a mostrare dei malfunzionamenti e questo ha creato non pochi problemi all’uomo, che ha anche fatto un appello su YouTube per cercare di sensibilizzare aziende ed esperti del settore affinché potessero aiutarlo.

Nel corso del tempo l’uomo ha dovuto anche fare i conti con un peggioramento della sua condizione. Ad oggi, infatti, quest’uomo è costretto praticamente vivere tutta la giornata all’interno di questa terrificante macchina d’acciaio. Una condizione, quindi, particolarmente difficile da gestire.

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