Una mamma ha lanciato la figlia dalla finestra di una casa famiglia ed è scappata con lei. Le due sono state rintracciate in Germania. A documentare tutto le telecamere a circuito chiuso lì presenti.
Sono immagini forti quelle restituite dalle telecamere di sorveglianza della struttura e che mostrano una bambina lanciata dalla finestra tra le braccia del compagno della mamma della piccola, che si è lanciata poco dopo finendo sul cofano della macchina.
Un volo di circa 6 metri che la donna ha fatto fare prima alla piccola e poi ha visto protagonista lei stessa. La donna, 23 anni peraltro incinta, ha architettato tutto nei minimi dettagli. Si è recata a colloquio con la piccola all’interno della casa famiglia, ha distratto la psicologa che si trovava presente all’incontro e ha messo in moto il piano di rapimento già studiato nei particolari.
Complice il compagno della mamma della piccola, un uomo di 61 anni, che si trovava proprio in corrispondenza del balcone della stanza della piccola e che era pronto a prenderla quando la mamma gliel’avrebbe lanciata.
Come mostrano le immagini, la piccola è stata presa al volo e portata in salvo in macchina e poco dopo è toccato alla mamma affrontare il terribile salto per ricongiungersi alla sua piccola. Salita in auto anche lei, i tre si sono dati alla fuga in auto.
A quel punto sono scattate le indagini per rintracciare la mamma e la piccola. Gli uomini della polizia hanno accertato che l’auto utilizzata dai tre era stata noleggiata per un viaggio verso la Germania, in particolare a Wiesbaden.
Le indagini, inoltre, hanno localizzato la piccola per qualche giorno in una casa famiglia tedesca e in quel momento sono riusciti a rintracciare sia lei che la madre. Adesso la piccola verrà riportata in Italia quando verranno predisposte tutte le pratiche per il rientro e sarà seguita da psicologi ed operatori che la seguiranno in questo periodo particolarmente difficile per superare il trauma che ha subito in questi giorni.
Al momento sia la mamma della piccola che il suo compagno sono ancora in Germania e sono indagati ma in stato di liberta per aver violato le disposizioni che erano state date dal giudice. Per la coppia, però, i guai potrebbero non essere finiti dal momento che gli inquirenti stanno valutando la possibilità di ascrivergli degli altri reati. Resta da chiarire, inoltre, se ci siano delle altre persone coinvolte in questa vicenda, che potrebbero aver in qualche modo aiutato la coppia a portare a termine il rapimento della piccola.
Un gesto disperato quello di questa mamma che ha voluto, in maniera forte, riprendersi la sua bambina e tornare a vivere con lei. Il suo, però, rimane un reato e adesso rischia di avere delle conseguenze non indifferenti non soltanto per lei e per il suo compagno ma anche per la sua bambina.