Nuova Zelanda, attentato suprematista in moschea: le emozionanti haka in ricordo delle vittime


La Nuova Zelanda ricorda, a modo suo, le vittime dell'attentato suprematista di Christchurch: tantissime le haka in tutto il Paese per rendere omaggio ai caduti e per dare forza alla comunità

Nuova Zelanda, attentato suprematista in moschea: le emozionanti haka in ricordo delle vittime


Ancora tanto dolore in Nuova Zelanda dopo l’assurdo attacco terroristico che ha causato la morte di 50 persone che si erano riunite davanti ad una moschea.

Ma il Paese ha deciso di reagire e di ricordare le vittime della strage di Christchurch come solo la Nuova Zelanda sa fare: in tantissimi si sono esibiti in emozionanti haka, la danza tipica del popolo Māori, per rendere omaggio alle vittime e per dare forza alla comunità.

A partecipare al ricordo c’erano anche le gang locali e i gruppi di motociclisti. Nella serata di ieri i membri del Black Power hanno eseguito un haka carico di emozioni davanti alla Moschea di Al Noor a Christchurch.

L’uomo che ha guidato la danza, con una voce spezzata dal dolore, ha urlato prima di iniziare: “Siamo qui per esprimere il nostro amore e la nostra tristezza per quello che è successo nella nostra comunità. Questa è la nostra comunità!”. Il video ha raggiunto milioni di visualizzazioni in poche ore.

Un’altra haka ha avuto luogo su una spiaggia della Gold Coast: un centinaio di uomini si sono riuniti per esibirsi in una potente haka per onorare le vittime. 
Il gruppo ha eseguito il “Ka Mate” davanti alla folla che si era riunita sulla spiaggia per commemorare i caduti.

Tante le haka anche dall’estero: simpatizzanti, ma anche tantissimi emigrati neozelandesi si sono riuniti per condividere il loro dolore in questo modo davvero speciale.
Nel frattempo il bilancio dei morti nelle stragi in moschea è salito a 50: uno dei feriti è morto nelle scorse ore.

In ospedale restano 36 persone, due delle quali in condizioni critiche. Bush, che ha tenuto una conferenza stampa, ha detto che due persone arrestate attorno all’ora in cui è stato fermato Brenton Tarrant, il killer suprematista, sono state rilasciate perché risultate estranee all’attentato.

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