Il calamaro è morto ma… si muove nel piatto! Ecco il VIDEO

Questo particolare evento, che potrebbe sembrare una scena di un film dell'orrore, in realtà ha una spiegazione scientifica: i tentacoli infatti reagiscono allo stimolo del cloruro di sodio. GUARDA IL VIDEO

Il calamaro è morto ma… si muove nel piatto! Ecco il VIDEO

No, non è un video dell’orrore, ed è tutto vero al 100%! Di sicuro, a primo impatto, il video che vi proponiamo fa una certa impressione, ma è tutto spiegato scientificamente. Nelle immagini, vedete un calamaro morto che, al momento in cui gli viene versata sopra la salsa di soia, si rianima e comincia a muovere i suoi tentacoli, tanto che a un certo punto sembra quasi voler uscire dal piatto! In una non meglio specificata cucina orientale, avviene quello che potrebbe sembrare un piccolo miracolo. In realtà, la spiegazione è più che ‘terrena’, gli animalisti possono stare tranquilli: è una semplice reazione post mortem del calamaro.

Quello che può essere definito come un ‘movimento danzante’ del calamaro è dovuto, nel dettaglio, alla risposta dei tessuti ancora viventi del mollusco, che vengono stimolati dal contatto col cloruro di sodio, il composto principale che si trova nel sale da cucina, presente in grande quantità nella salsa di soia che gli viene applicata all’interno del video. Il calamaro, una volta che muore, non ha più il cervello, ma le cellule dei muscoli del mollusco possono ancora ricevere degli stimoli elettrici, proprio come quando nuotava in mare: è il sale ad agire proprio come uno stimolo elettrico, ed è questo il motivo per cui questo calamaro sembra ancora vivo, agitando i tentacoli e dandone l’impressione.

Questo particolarissimo evento, ovviamente, avviene solo entro poche ore dalla morte, quando cioè l’adenosina trifosfato viene ancora conservata nel tessuto muscolare; all’interno di essa viene conservata l’energia utile per la contrazione muscolare, e come detto resta in circolo ancora per diverse ore dopo che il mollusco è morto. Quei pochi centesimi di secondo che passano dal versamento della salsa di soia agli spasmi del calamaro, sono proprio i secondi in cui il cloruro di sodio viene assorbito dai tessuti del mollusco. Per cui, niente paura: è solo scienza!

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