Ha fatto scalpore in Cina l’uccisione di un gattino da parte di due ragazzi, operata peraltro con una semplicità ed un’indifferenza incredibili. L’episodio ha visto come protagonisti Shen Chang e Chung Lu, entrambi studenti 20enni della Sichuan Agricultural University.
Il contesto in cui si sono svolti i fatti è quello della mancata restituzione del gattino: Shen Chang infatti aveva acquistato il cucciolo presso un venditore nel mercato della piazza di Ya’an, salvo poi realizzare di non poterlo portare con sé nel dormitorio, a causa delle regole dell’università che non ammetteva animali all’interno della struttura. Così il ragazzo ha provato a restituirlo al venditore, ma quest’ultimo si sarebbe rifiutato di pagare l’intera somma precedentemente versata dallo studente per il suo acquisto (l’equivalente di 16 sterline), offrendogli 5 sterline per riavere indietro l’animale.
Così i due hanno pensato bene di dare una lezione al venditore di animali, nella maniera più atroce e disumana possibile: hanno preso il gattino, e dopo aver esitato per qualche istante, hanno provato a spezzargli il collo, gettandolo quindi a terra. Ma il cucciolo era ancora vivo. Così fallito il primo tentativo, l’hanno raccolto e ci hanno provato di nuovo con più forza, fino a riuscirci; a quel punto i due l’hanno lasciato al suolo, in preda alle convulsioni fino al sopraggiungere della morte. “E’ quello che studiamo, in fondo sappiamo come si fa”, avrebbe commentato uno dei due, pochi secondi prima che l’animale venga ucciso..
L’università ha nel frattempo reso noto che i due, sebbene siano già stati puniti internamente, non verranno espulsi: “I giovani talvolta agiscono d’impulso, e commettono degli errori. Speriamo che ognuno ora dimostri loro un po’ di tolleranza e di compassione”, si legge nel comunicato rilasciato dalla Sichuan Agricultural University in merito alla vicenda. “Sono davvero dispiaciuto di aver ucciso il gattino, è stata colpa mia-si è poi scusato uno dei due studenti-chiedo il perdono degli amanti degli animali, e dell’università, per ciò che ho fatto”.
Nel frattempo la polizia cinese ha già affermato che non verranno presi provvedimenti di alcun genere nei confronti di Shen Chang e Chung Lu, in quanto il gattino apparteneva legalmente a loro, e pertanto avevano tutto il diritto di ucciderlo se avessero ritenuto di doverlo fare. Una vicenda triste, nella quale il valore della vita di un piccolo gattino è stato ritenuto inferiore a quello di una questione di principio; per la modica rimanenza di 11 sterline.