L’Alzheimer cancella la memoria ed i ricordi con il tempo. Questa è forse l’aspetto più terribile ed inquietante di questa malattia, che ogni anno affligge tantissime persone nel mondo e crea tanta sofferenza non soltanto nei diretti interessanti ma anche nei loro familiari, che vivono l’angoscia di veder sparire nei propri cari il passato insieme fino ad arrivare al punto in cui per chi soffre di Alzheimer tutto sparisce, anche il ricordo dei volti di chi si è amato.
Le ricerche intorno all’Alzheimer sono tantissime e tutte cercano di trovare un modo per bloccare l’avanzata di questa malattia degenerativa e alleviare le sofferenze di chi ne soffre. Recenti studi hanno provato che un elemento che riesce a far riaffiorare i ricordi è proprio la musica.
Questo video documenta la storia di Henry, un uomo da anni malato di Alzheimer e che ormai da tempo non riconosce più neanche la figlia. Le continua crisi epilettiche dovute alla malattia hanno costretto Henry a rivolgersi ad una casa di cura dove personale specializzato si occupa di lui.
Con il tempo anche la sua capacità linguistica si è attenuata tanto che l’uomo ormai risponde soltanto a monosillabi alle domande che gli vengono rivolte. “Amava il diversi meno e amava cantare. Ogni occasione per lui era quella giusta per intonare una canzone” ha raccontato la figlia di Henry.
È proprio la musica la parola chiave di quello che mostrano queste immagini. Il neurologo Oliver Sack, nell’ambito del progetto “Alive inside”, ovvero “Vivi dentro”, ha fatto ascoltare ad Henry alcune canzone tra le sue preferite.
La sua reazione è stata incredibile. Dopo aver ascoltato le canzoni che in passato ha amato e di cui apparentemente non ricordava più nulla, Henry reagisce. Sbarra gli occhi. Il ricordo è tornato ed il testo della canzone scorre nella sua testa. L’uomo, quindi, inizia a cantare e ricorda che quel brano gli piaceva tanto. “Vado pazzo per la musica e questa è bella musica, un bel sound. Da ragazzo amavo Cab Calloway” dice Henry e subito dopo inizia ad intonare la canzone.
Secondo il neurologo si tratta di un vero e proprio miracolo. “La musica si imprime sul cervello più di qualsiasi altra esperienza umana ed evocando le emozioni porta con sé anche la memoria” ha dichiarato Oliver Sacks.