La notizia giunge da Philadelphia e racconta la vicenda di un arzillo vecchietto di 70 anni residente all’interno di una casa di cura, creata con i fondi statali, che nascondeva una prostituta sotto il letto.
E’ stato evidente, dunque, che l’anziano non aveva così bisogno di cure o di essere accudito presso una struttura con fondi statali. Peraltro, a seguito di indagini, è venuto fuori che l’arzillo signore riusciva a pagare la donna vendendo alcolici, abusivamente ovviamente, all’interno della casa di cura ai suoi anziani “colleghi” e amici di stanza.
Indubbiamente a prescindere dall’età, è indubbio che il signore avesse ancora tutti gli ormoni apposto, e soprattutto anche la testa e la “voglia” commerciale per fare soldi e pagarsi di conseguenza la sua “distrazione”.
In realtà, la casa in cui era residente l’anziano non era adibita a clinica, ma era un’abitazione a tutti gli effetti, sovvenzionata dallo Stato. La sua bravata gli costerà la perdita dell’abitazione sovvenzionata, e pertanto dovrà trovarsi una nuova casa e pagare l’affitto. Perderà anche il sussidio da parte dello Stato e dovrà, quindi, alla sua veneranda età trovarsi un lavoro.
La notizia ha ovviamente provocato un certo scalpore tanto che è sopraggiunta anche da noi dall’altra parte dell’oceano. Negli Stati Uniti, dopo questa scoperta scioccante, hanno deciso di perlustrare le case affidate dallo Stato per constatare che chi ci risiede ne abbia davvero bisogno.
Nonostante questo, il focoso e anziano “imprenditore” non ci metterà molto a trovare altri modi per continuare a sovvenzionarsi: l’unico dubbio è scoprire se tali modi saranno legali o meno. Di certo, non ha fatto la figura del gentleman.