Spesso il rapporto con la suocera è davvero opprimente, ancor più di frequente è molto complicato, in alcuni casi si raggiungono liti furibonde ma, per un motivo o per un altro, è di certo un rapporto circondato da molti luoghi comuni.
Questo è quanto accade nei paesi “civili”, ancora più drammatica è la situazione in certe realtà nazionali: non sono pochi infatti i luoghi in cui persistono violazioni gravi della dignità delle donne, allora forse è giusto aspettarsi che qualcuna prenda scelte drastiche.
E’ quello che deve essere successo a Rekha Nagvanshi, una ragazza indiana di 32 anni, la cui vita di certo è ben poco felice. Il peso insopportabile di quest’infelicità nasce molto probabilmente dalla violazione della sua libertà, e purtroppo non sono poche le donne costrette a vivere situazioni simili alla sua. Intanto lei ha deciso di ribellarsi a “modo suo”, senza azioni eclatanti, anzi, decidendo una vendetta ben organizzata nel tempo, una protesta silenziosa ma estremamente umiliante per chi l’ha subita: la suocera.
Lei che ha subito una violenza silenziosa ma atroce, la sua libertà violata come accade a molte donne sue connazionali: il matrimonio è stato imposto, combinato, la sua volontà di scegliere il marito messa sotto terra, così ha deciso di vendicarsi con una costanza ragguardevole: ha urinato tutti i giorni e lo ha fatto per un anno, nel tè che poi destinava alla sua acerrima nemica, sua suocera. L’incauta vittima dal canto suo, senza rendersene conto, ha spensieratamente sorseggiato quest’artefatta bevanda come se nulla di strano contenesse.
La cosa è andata avanti a lungo, e chissà quanto sarebbe durato se la povera Rekha non veniva colta in flagranza di reato. Così ha visto la fine questa forma di riscatto vero e proprio, un riscatto anche verso il marito Deepak, con il quale il rapporto di certo non era dei migliori.
Testimone della vita crudele a cui era stata costretta la donna è una sua amica che ha raccontato: “era molto infelice per il suo matrimonio combinato. Mi diceva sempre che suo marito la trattava come una schiava e alla fine ha deciso che ne aveva avuto abbastanza. Rekha è una ragazza molto forte mentalmente: le piace essere indipendente e, essere comandata dai suoi suoceri e da suo marito, era troppo per lei. Quindi credo che quel gesto è stato fatto soltanto come forma di sfogo verso la sua situazione”.