“Sono la torcia umana”, la storia del sedicenne sopravvissuto a 11mila Volt

Deepak Jangra, un sedicenne indiano, ha una capacità incredibile: si sottopone a voltaggi altissimi senza ricevere alcun danno fisico. Il giovane, che ha scoperto per caso questa sua abilità, ha toccato anche i fili dell'alta tensione, uscendone indenne

“Sono la torcia umana”, la storia del sedicenne sopravvissuto a 11mila Volt

Un sedicenne indiano sostiene che il suo corpo sia in grado di sopportare una scossa da 11mila Volt, e racconta di aver scoperto per caso il suo straordinario talento mentre cercava di riparare la stufa elettrica di sua madre.

L’isolante elettrico umano si chiama Deepak Jangra, e può apparentemente sopravvivere alla stessa quantità di voltaggio necessaria per dare energia a 500 case. “Ho ricevuto un dono da Dio. Mi sento molto privilegiato,” racconta il ragazzo. “Ho il potere di fare cose che nessun altro riesce a fare, e non voglio sprecarlo. Un tempo ero spaventato dall’elettricità, ma ora mi sento sicuro”.

Il giovane racconta di avere testato il suo dono molteplici volte, e di non essersi mai ferito. “Posso toccare un filo scoperto con la lingua e non mi succede niente,” racconta il ragazzo, provando poi questa abilità per i fotografi.

Deepak, che ė ancora uno studente, ha scoperto di poter resistere a tali livelli di elettricità tre anni fa, quando stava riparando la stufa elettrica di sua madre. “Mia madre continuava a lamentarsi che era rotta, quindi ho penesto di provare ripararlo, perché non ci potevamo permettere di portarla da qualcuno per farla mettere a posto,” spiega.

Ho accidentalmente toccato un filo scoperto con il cacciavite, ma non ė successo niente, non mi ha dato la scossa. Lì per lì pensavo che fosse per un calo di corrente nel villaggio“. Due settimane dopo, un film di Deepak rimase incastrato nel suo lettore dvd, ed il giovane decise di smontarlo per cercare di recuperare il film. “Ho toccato di nuovo i fili scoperti, e di nuovo non è successo niente. L’ho ritoccato ancora e ancora, e poi sono uscito a controllare che la corrente fosse attaccata. Ė stato lì che ho capito che era appena successo qualcosa di straordinario, e che c’era qualcosa di strano in me.”

Da allora Deepak ha sperimentato con diversi strumenti con differenti voltaggi, ed ė rimasto sempre più stupito dal suo livello di sopportazione. Ha provato con lampadine, fili della televisione, una pompa acquatica e un taglialegna elettrico, ed ogni volta questi smettevano di funzionare, senza però ferirlo in alcun modo.

Se una persona normale tentasse gli stessi esperimenti, rimarrebbe sicuramente uccisa istantaneamente. “Potevo sopportare 110 Volt, poi 240, poi 440, e la mia curiosità ha continuato a crescere. Volevo provare sempre di più per vedere quanto potevo veramente sopportare.”

Per scoprilo Deepak ha scalato un palo della luce per toccare i cavi dell’alta tensione da 11mila Volt che alimentano suo villaggio. “Stavo appeso dal palo toccando i filo e penso che la gente pensasse che fossi impazzito. Mia madre ė accorsa, pregandomi di scendere. Pensava che volessi uccidermi. Quandi mi hanno visto toccare i fili ed uscirne senza danni, tutti hanno iniziato a festeggiare. Ho sorpreso tutti.

Solitamente basta un voltaggio di 50 Volt applicato tra due parti del corpo umano per causare un flusso di corrente che blocca il segnale elettrico tra il cervello ed i muscoli, causando uno shock. Deepak riesce invece a sopportare una altissima quantità di Volt, senza nessun apparente danno. “I dottori hanno fatto dei test del sangue ed un controllo generale, ma non hanno trovato niente che non va in me. Hanno invece cominciato a scattarmi foto, come se fossi un famoso attore di Bollywood. Ė stato piuttosto divertente.

Deepak, conosciuto ora come Wonder Boy nel suo remoto villaggio vicino a Sonipat, nel nord dell’India, viene spesso chiamato per riparare problemi di linea, ma si rifiuta di accettare soldi per i suoi servigi, dato che non crede nel trarre profitto finanziariamente dal suo dono.

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