Sembrano dei banali tatuaggi ma raccontano delle storie commoventi! (2 / 2)

Spesso e volentieri i tatuaggi non sono soltanto dei disegni ma anche delle vere e proprie frasi, che possono essere parte di testi di una canzone oppure delle frasi che per noi hanno un significato molto importante.

Ad esempi, questo ragazzo di soli 24 anni ha deciso di tatuare sul suo braccio le ultime parole scritte da sua madre. La donna è morta infatti a causa di uno scompenso cardiaco in maniera del tutto inaspettata, mentre stava dormendo.

La notte prima, però, aveva lasciato sul tavolo per il figlio un biglietto senza sapere che quelle per lei sarebbero state le ultime parole che gli avrebbe rivolto “Ti amo. Fai il bravo! Mamma.”

Sono le parole che la mamma gli ha scritto su un foglietto quasi distrattamente ma che racchiudono tutto l’amore e tutta la preoccupazione che questa donna aveva nei confronti del proprio figlio.

Conservare le impronte dei propri figli è una moda sempre più dilagante in tutto il mondo. Sono tanti i calchi in gesso realizzabili oppure porta fotografie che ci consentono di immortalare proprio le impronte delle mani o dei piedi dei nostri bambini.

In questo caso la mamma ha deciso di immortalare sulla sua pelle quelle impronte. La sua storia, però, è particolarmente straziante perché il suo piccolo Nathan non ha avuto la possibilità di crescere e di vivere come tanti altri bambini. Nato a sole 16 settimane, infatti, è morto prematuramente.

La donna, quindi, ha deciso di tatuare le piccole impronte del suo bambino sul suo braccio, così da poterle portare sempre con sé.

Le gambe di questa bambina sono rese particolari della presenza di alcune voglie rosse. Una situazione che però nel tempo potrà diventare molto imbarazzante. I genitori di questa piccola, però, hanno deciso di rendere tutto questo meno drammatico tatuando sulle loro gambe delle macchie simili a quelle stesse chiazze che la piccola porta sulle sue gambe. In questo modo, quindi, la piccola può sentirsi meno sola e soprattutto può sentire che la propria condizione non è unica e particolare come potrebbe pensare.

Particolare la storia di quest’uomo che, quando sua figlia ha dovuto ricorrere a un impianto auricolare,  ha deciso di tatuarsene uno simile sul cranio.