Sarah Atwell è una ragazza diciottenne canadese, della Nuova Scozia, nata con una rara sindrome (neurofibromatosi) che genera tumori prevalentemente benigni.
Questa malattia genetica, diagnosticata all’età di 8 mesi, le deforma il volto rendendola vittima di atti di bullismo, insulti, prese in giro e derisioni da parte di compagni di scuola insensibli che la trattano come un mostro per via del suo aspetto fisico; Sarah ha raccontato che a scuola erano in molti a definirla “mezza faccia“.
Probabilmente, più che dolore fisico, quello che affligge Sarah è un dolore soprattutto dal punto di vista psicologico; nonostante la difficile condizione fisica che la costringe a convivere con il viso deformato e che l’ha portata a subire ben 8 interventi chirurgici, sono soprattutto gli sguardi delle persone a ferirla. All’età di 16 anni, stanca per essere sempre presa di mira dai bulli, ha pubblicato un video su Facebook con il titolo “Forse un giorno il bullismo si fermerà“, per raccontare la sua vita, la sua condizione, la sua malattia.
Con questa denuncia su Internet, Sarah Atwell non cerca pietà e compassione, ma spera solo di essere trattata come le altre, di passare inosservata e non essere derisa solo perchè diversa; ora lavora come assistente di un’insegnante, cercando di rappresentare un sostegno per chi si trova ad affrontare situazioni difficili come la sua, legate ad un aspetto fisico lontano dagli standard di normalità.