Le rubano la borsa con le uniche foto del figlio, ma gliela restituiscono vedendo la sua disperazione

In quella borsa un tesoro troppo importante, che questa mamma pensava di avere perso. La sua supplica straziante intenerisce i ladri, che decidono di riconsegnarle le foto del suo piccolo morto dopo pochi mesi di vita

Le rubano la borsa con le uniche foto del figlio, ma gliela restituiscono vedendo la sua disperazione

Subire un furto non è mai piacevole, ma in alcuni casi può essere davvero tragico.

È il caso di Patricia Harris, 27 anni, che all’interno di quella borsa non aveva soltanto soldi, cellulare o dell’oro. Quella borsa conteneva un tesoro molto più grande: le uniche foto del suo bambino tragicamente morto a pochi mesi dalla nascita. È per questo che la donna, resasi conto del furto subito, ha iniziato a piangere e a disperarsi. Il piccolo Cole Brady Fogle, infatti, era nato il 10 dicembre, ma morto il 22 di febbraio. Gli unici ricordi che la donna ha di quel bambino erano contenuti all’interno di un memoria contenuta proprio all’interno della borsa della donna. Un bene troppo prezioso, che la donna temeva di aver perso per sempre.

A quel punto, nella speranza di poter suscitare la compassione del ladro, la donna insieme al compagno Michael Fogle, 30 anni, ha iniziato a tappezzare il quartiere con dei volantini in cui supplicata i ladri di restituirle almeno la scheda con le foto del piccolo. “Tenete pure il cellulare e il tablet, ma ci prego restituitemi le foto di mio figlio. È morto il 22 febbraio, aveva solo due mesi e mezzo” sono queste le parole con cui la donna ha lanciato il suo disperato appello. Oltre ad aver appeso i volantini ovunque, la donna ha anche lasciato la sua macchina aperta nella speranza che i ladri potessero in questo modo lasciare la scheda di memoria all’interno.

La storia di questa mamma ha letteralmente fatto il giro del mondo. Sono stati tantissimi gli utenti ad aver condiviso la disperazione di questa mamma. Fortunatamente anche i ladri hanno un cuore e solo pochi giorni è arrivata la bella notizia. Mentre la donna era al lavoro il marito l’ha informata che la scheda di memoria era stata appesa allo specchietto retrovisore della sua auto. Gli atri oggetti contenuti all’interno della borsa non sono stati riconsegnati, ma finalmente i ricordi del bambino sono tornati nelle mani della sua mamma.

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