Pesce d’aprile: muore il sindaco di Napoli, città piena di manifesti

La città di Napoli è stata tappezzata ieri di manifesti funebri che annunciavano la morte del sindaco De Magistris: molti passanti si sono fermati attoniti a leggerli, ma dopo un po' è stato chiaro che era solo un pesce d'Aprile!!!

Pesce d’aprile: muore il sindaco di Napoli, città piena di manifesti

Ieri, primo di Aprile, a Napoli sono comparsi degli strani manifesti funebri e qualcuno si è certamente preoccupato: annunciavano la morte del sindaco di Napoli De Magistris…

Poi, però, la polizia ha fermato due giovani che affiggevano abusivamente i manifesti e si è scoperto che erano falsi! Si trattava quindi di un pesce d’Aprile messo in atto dal gruppo Forza Silvio di Napoli con un cattivo gusto che non lascia spazio a commenti. Molti passanti si sono fermati a leggere i manifesti e a commentare e dopo il primo momento di sbigottimento è stato chiaro che si trattava di uno scherzo.

Nel manifesto si è voluto sottolineare il ruolo in passato di magistrato dell’attuale sindaco della città partenopea e sicuramente rimarcare sulla polemica ormai datata che Silvio Berlusconi ha sempre avuto nei confronti della magistratura italiana colpevole, secondo lui, di essere in mano ad un determinato schieramento politico.

De Magistris, è un napoletano di nascita e un magistrato per tradizione familiare (lo erano il bisnonno, il nonno e il padre). Ha lavorato presso la Procura di Napoli per poi passare come Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale di Catanzaro, dove ha partecipato all’indagine “Poseidone”  nel maggio 2005 che riguardava un presunto uso illecito di denaro pubblico destinato dalla Comunità Europea alla depurazione.

Oggi De Magistris è in prima fila nella lotta alla camorra e sul suo sito, dove invita i cittadini a scrivergli personalmente, lo scorso 21 Marzo ha scritto: “Il 21 marzo è la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. E’ anche il giorno in cui inizia la primavera. La nostra primavera: quella dell’impegno civile. Le mafie potranno essere sconfitte grazie al lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, ma soprattutto attraverso una ‘primavera’ etico-culturale: la nostra. Una rivoluzione dei valori e delle coscienze, che deve riguardare tutti noi, soprattutto i più giovani. E che a Napoli, da tanto tempo, già c’è. Perché chi più patisce il cancro mafioso ha sviluppato gli anticorpi più forti per debellare questa violenza.”

Molti passanti si sono fermati a leggere il manifesto molti anche commentato sul cattivo gusto del gesto, ma il solito spirito napoletano ha in molti casi strappato un sorriso, definito il manifesto come portafortuna per il presunto defunto e spinto tanti cittadini verso le ricevitorie del lotto!!!

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