Novameat è una startup spagnola che nell’ultimo periodo può vantare un notevole successo: nuovi fondi hanno finanziato i loro progetti che prevedono la stampa di “carne” completamente di origine vegetale. L’idea sarebbe quella di simulare bistecche di manzo, filetti di pesce e petti di pollo, tramite ingredienti di origine vegetale. Sembra quindi che il futuro dell’alimentazione vedrà sempre meno cibi nella forma che siamo abituati a vedere fin dalla preistoria.
Novameat è guidata dall’ingegnere biomedico italiano Giuseppe Scionti e, già nel 2018, fece parlare di sé producendo la prima bistecca di manzo con una stampante 3D. Adesso, la società d’investimento New Crop Capital avrebbe deciso di impegnare dei fondi a favore della ricerca e dello sviluppo nel progetto di proteine alternative.
Tali fondi, inoltre, migliorerebbero anche la tecnologia di stampa 3D; essa è in grado di replicare, oltre all’aspetto, anche la consistenza e le proprietà sensoriali delle carni di manzo, pollo e pesce. La particolarità di queste ultime è l’aspetto fibroso dei tessuti, dettaglio che, fino ad ora, non era stato possibile replicare.
L’idea di Scionti, inoltre, prevede l’esclusione di un periodo di incubazione, finora indispensabile, permettendo all’azienda di limitare i costi ed i tempi di produzione. La stampante dell’azienda Novameat risulta quindi in grado di replicare diversi tessuti fibrosi, adattandosi alle necessità dell’azienda. La caratteristica innovativa è proprio questa: finora, infatti, altre aziende operanti nel settore di carne vegetale, erano riuscite a replicare solo la proteina sotto forma di hamburger, quindi con l’aspetto di carne già macinata.
I vantaggi
Le proteine sono indispensabili per il corretto funzionamento del corpo umano. Se, fino a qualche decennio fa, con il termine proteina si intendeva quasi esclusivamente un alimento di origine animale, oggi sempre più persone decidono di intraprendere uno stile di vita vegano o vegetariano.
I vantaggi, oltre alle motivazioni etiche, sono numerosi: primo tra tutti la loro elevata digeribilità, il contenuto quasi nullo di grassi saturi e la velocità con cui entrano in circolo nel corpo.