E’ morto Zeus, il cane più alto del mondo

Zeus, l'alano che deteneva il record di "Cane più alto al mondo", è morto all'età di cinque anni. Il cane raggiungeva i due metri e venticinque di altezza quando stava in piedi sulle gambe posteriori

E’ morto Zeus, il cane più alto del mondo

Zeus, l’alano del Michigan detentore del titolo di “Cane più alto al mondo”, è morto all’età di cinque anni. Il proprietario dell’animale, Kevin Doorlag, ha confermato la scorsa settimana la sua morte, probabilmente di vecchiaia, a soli due mesi dal suo sesto compleanno. Potrà sembrare strano che a soli cinque anni l’animale sia morto di vecchiaia, ma l’aspettativa di vita per questa razza di cani è molto bassa, tra i sei e gli otto anni di vita circa.

Zeus ha fatto il suo debutto nell’edizione del 2013 del Guinnes dei primati come “il cane vivente più alto del mondo” ed “il cane più alto di sempre”, un titolo che detiene ancora. Il cane era alto circa un metro e dieci al garrese, e toccava i due metri e venticinque di altezza quando stava in piedi sulle zampe posteriori.

Si comporta un po’ come un cane di piccola taglia,” raccontò il proprietario nel 2012. “E’ il più alto di tutti i cani che incontra, ma è divertente perché se anche il più piccolo dei cani lo annusa e abbaia, lui scappa a nascondersi dietro di me. E’ spaventato, non si rende conto di quanto sia effettivamente grande“.

L’animale avrebbe potuto entrare nel Guinnes dei primati nel 2010, quando non aveva ancora raggiunto i due anni di età, ma ebbe paura degli strumenti di misurazione, un metro a nastro ed un metro da parete, e non potè quindi entrare subito nel libro. “Quando deve fare cose nuove diventa nervoso, riproveremo quando sarà più adulto“, disse all’epoca il proprietario.

Zeus pesava circa 75 chili e consumava circa sette chili di mangime ogni settimana. L’animale era una celebrità locale nell’area di Kalamazoo e visitava frequentemente le scuole e gli ospedali locali come un cane per la pet therapy. Kevin ha raccontato alla Kalamazoo Gazette che a lui e alla sua famiglia mancherà moltissimo; in particolare, gli mancherà quando si sedeva sulle gambe di lui e della moglie Denise quando si sedevano fuori nel portico, e vedere la gioia che il grande alano portava alle altre persone.

Sono solo alcune delle cose che non dimenticherò mai di lui. Era decisamente un grande cane“.

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