Sono passati più di tre anni dal terremoto di Fukushima che provocò oltre ai tantissimi morti, anche il disastro nucleare ad una centrale di cui i suoi effetti sembrano essere presenti ancora oggi. Infatti quel terribile 11 marzo 2011, continua ad avere effetti sulla città e sull’ambiente ad esso vicini. E’ notizia di questi giorni il ritrovamento di ben 105 esemplari di pesci a dir poco strani. Questi pesci infatti hanno una forma spaventosa e sono lunghi più di 30 centimetri. Da un attenta analisi emerge che questi, sono frutto di una mutazione genetica dovuta sicuramente agli effetti del disastro nucleare. Sono stati rinvenuti a poco più di 70 metri di profondità.
Li hanno descritti come pesci con mascelle da squalo, corpo d’anguilla, teste di salmone rosa e denti da tartaruga. Di tutti questi 105 esemplari, solo uno è stato recuperato ancora vivo, gli altri erano già morti. Proprio per questo, l’esemplare farà capire se si tratta di un evoluzione genetica di qualche o se si tratta di una tipologia fino ad ora sconosciuta perché magari vivente a profondità elevate oppure, come molto probabile ,è il frutto del mare inquinato dalle molte radiazioni che ancora oggi rilascia la centrale di Fukushima.
Va detto comunque che non è la prima volta che vengono ritrovati strani esemplari di pesci; dopo lo tsunami del 2004 a ridosso delle coste vennero trovati tipi di pesci alquanto strani. Dopo il disastro ci si accorse come vi erano ingenti dosi di radiazioni nelle acque del Pacifico con il rischio quindi della contaminazione per il pesce.
Tra l’altro non è nemmeno da escludere che questo tipo di pesce, pescato quindi in queste zone, non possa finire un giorno nei nostri pranzi. Il rischio c’è ed è un rischio molto elevato. Nonostante siano passati tre anni la gente di Fukushina ha ancora paura e se questi pesci dovessero esser frutto degli effetti della centrale nucleare, potrebbe spaventare ancora di più la popolazione che ormai vive con la paura da anni.