I gemelli siamesi Andrew Donovan Lee e Garrett Lee Donovan condividono lo stesso fegato e lo stesso cuore, ed i genitori dei piccoli hanno deciso che continueranno a farlo.
“Ne abbiamo parlato e crediamo che la cosa migliore sia tenerli insieme”, ha detto la madre dei piccoli, Michelle Van Horne, alla rete televisiva di Pittsburgh WTAE-TV. “Sono nati insieme, possono rimanere insieme”, ha aggiunto la donna venticinquenne, originaria di Indiana, in Pennsylvania. “Penso che ci ucciderebbe perdere uno di loro e rimanere con l’altro”. Il padre dei gemelli, Kody Stancombe, di 25 anni, ha detto: “Sono grato che siano riusciti a sopravvivere così fino ad ora, e stanno andando ancora avanti benissimo.”
I due bambini sono nati lo scorso 10 Aprile al Conemaugh Memorial Medical Center a Johnstown, e sono uniti dal petto al bacino, condizione che in termini tecnici è chiamata omphalopagus e che colpisce il 30% dei gemelli siamesi. La percentuale di sopravvivenza generale dei gemelli siamesi è tra il 2 ed il 25%. Nessuna operazione di separazione di gemelli che condividessero il cuore è mai andata a buon fine, secondo quanto riportato dall’Università del Maryland.
I gemelli siamesi sono estremamente rari, con una nascita ogni 200.000. Il primo caso documentato di gemelli siamesi sopravvissuti senza essere separati risale al 1100 in Inghilterra, dove Mary ed Eliza Chulkhurst sopravvissero per 34 anni unite per il bacino. I gemelli uniti dalla nascita sono chiamati “siamesi” da due fratelli, Eng e Chang Bunker, originari del Siam, paese oggi conosciuto come Thailandia. I due divennero famosi esibitori da circo e si stabilirono negli Stati Uniti, dove raggiunsero un grande successo, ed ebbero 21 figli in due dopo aver sposato due sorelle.
La madre dei piccoli ha preso le ferie dal lavoro in un ospizio locale, quindi la sorella della donna ha creato un sito di raccolta fondi per aiutarli a pagare per il cibo ed i vestiti per i bambini. I bambini per ora stanno procedendo bene, anche se hanno gli orari dei pisolini molto diversi, raccontano i genitori. “Per me la cosa migliore è poterli stringere e sentirli piangere e sapere che sono con me. Anche solo vedere i loro occhi aperti e sentirli è per me incredibile”, ha detto la mamma dei piccoli.