È il “respiro del diavolo” il gelato più pericoloso del mondo

Ha un nome italiano ma viene venduto in un Cafè di Glasgow: il “respiro del diavolo” è in assoluto il gusto di gelato più pericoloso del mondo. Particolarmente piccante, per assaggiarlo è necessario firmare una liberatoria.

È il “respiro del diavolo” il gelato più pericoloso del mondo

L’estate è tempo di ghiaccioli, granite e soprattutto di gelati. Tutti noi li conosciamo per essere degli alimenti freschi e dissetanti, ideali da consumare durante le più afose giornate estive, ma forse non tutti sanno che esiste anche un gusto particolarmente diverso dal solito. È questo il caso del “respiro del diavolo”, un gusto diventato famoso per essere in assoluto il più pericoloso del mondo.

Come spiegato dallo stesso ideatore del “Breath od Devil”, la ricetta top secret è di origine italiana ed è stata originariamente ideata per la festa di San Valentino. Tutti gli ingredienti sono di origine locale, tranne ovviamente i peperoncini.

Nonostante il nome italiano, il “respiro del diavolo” viene venduto a Glasgow presso l’Aldwych Cafè. A crearlo è stato Martin Bandoni, proprietario dell’esercizio scozzese che lo offre ai suoi clienti a patto che siano maggiorenni e che sottoscrivano preventivamente un disclaimer, in altre parole una dichiarazione di esclusione di qualsiasi responsabilità.

La liberatoria è necessaria in quanto l’ingrediente principale del “Breath of Devil” è il “Carolina Reaper”, in altre parole il peperoncino più piccante del mondo. Per intenderci la sua inaudita piccantezza, è 500 volte più forte del Tabasco. Secondo la Scala di Scoville che misura il grado di piccantezza dei peperoncini tenendo conto della concentrazione di capsaicina, al mondo non esisterebbe un prodotto più piccante di questo gusto di gelato.

Sulla base di questa premessa, il gelato non può che essere servito utilizzando i guanti: il contatto con la pelle potrebbe determinare delle serie irritazioni cutanee. In secondo luogo il cliente che lo vuole assaggiare, se ne deve assumere la responsabilità. Il “respiro del diavolo” può infatti comportare lesioni alla lingua, e nella peggiore delle ipotesi anche l’infarto. Ad ogni modo il titolare ha rassicurato che ad oggi nessuno dei suoi clienti è finito in ospedale.

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