Si è tanto parlato e discusso sulla Barbie vivente, la ragazza russa che ha modellato il suo corpo attraverso la chirurgia per assomigliare alla famosa bambola della Mattel. Adesso sembra che la Barbie vivente abbia trovato la sua controparte maschile, l’uomo Ken.
Questa che segue è la storia di un ragazzo di 33 anni, che vive a Manhattan, Justin Jedlica, che dopo una novantina di interventi chirurgici svolti negli ultimi 10 anni, cioè da quando aveva 23 anni, è riuscito ad assomigliare all’uomo perfetto, allo storico fidanzato di Barbie, ovvero Ken. Guardando questo ragazzo si ha l’impressione di trovarsi di fronte ad un personaggio tutt’altro che reale. Ormai questo giovane ragazzo è conosciuto in tutto il mondo come il “Ken vivente”.
Justin ha iniziato con i glutei: ha subito ben tredici operazioni per avere il lato b di Kim Kardashian. In seguito ha deciso di passare al naso, che da sempre reputava troppo grande, sottoponendosi ad altri cinque interventi e così via per il resto del corpo. Ogni minima parte del corpo del ragazzo ha subito un intervento. Invece di passare lunghe ore di fatica in palestra ha deciso di modellarsi il corpo con la chirurgia, con il silicone. In fondo, perché fare fatica in palestra quando il bisturi può risolvere qualsiasi problema? Lui stesso ha affermato “Andare in palestra non è né eccitante né favoloso. Trasformare il mio corpo è invece divertente, mi piace”. Questo desiderio gli è costato anni di sacrifici, di dolori e molte spese economiche. Il ragazzo ha speso ben 100.000 dollari per le operazioni chirurgiche e ha intenzione di continuare a rifarsi.
L’esperto chirurgo che l’ha seguito si è lasciato convincere in questa follia, forse perché spinto anche dalle ottime prospettive di guadagno personale e ha creato una bambola al maschile. Ken, o meglio Justin, si dimostra felice e soddisfatto al risultato. E riguardo le critiche piovutegli addosso?: “Nessun problema – risponde sereno – mi fanno solo venire voglia di fare altre operazioni“.
La storia di Justin è stata raccontata per la prima volta dall’emittente televisiva Abc e poi ripresa dagli altri media americani.