Boob Aid: salvare vite umane palpando il seno delle pornostar

L'alternativa all'Ice Bucket Challenge viene dal Giappone e si chiama Boob Aid. L'iniziativa benefica consiste in una "maratona del palpeggio" per combattere l'AIDS, le cui protagoniste sono attrici porno che mettono a disposizione il loro seno

Boob Aid: salvare vite umane palpando il seno delle pornostar

Si chiama Boob Aid il nuovo fenomeno di beneficenza giapponese emerso recentemente su internet. L’idea ha tutta l’aria di essere un’alternativa ancora più originale per raccogliere fondi, rispetto alla ormai nota “Ice Bucket Challenge” che sta impazzando ultimamente sul web tra i più celebri personaggi dello spettacolo e che consiste nel rovesciarsi un secchio di acqua ghiacciata in testa come prova di solidarietà per la SLA; il tutto ripreso da una videocamera e pubblicato sui social network, sfidando altre persone a fare lo stesso attraverso delle nomination.

La modalità è del tutto differente dalla prima, ma sicuramente anche in questo caso i donatori potranno provare un brivido, anche se un po’ diverso. Questa volta infatti, le protagoniste sono un gruppo di nove pornostar nipponiche che metteranno a disposizione il loro seno per un giorno a favore della campagna contro l’AIDS. La manifestazione consiste in una “maratona del palpeggio” dove una fila di volontari (ovviamente tutti maggiorenni), dopo aver mostrato la ricevuta di donazione ed essersi disinfettati accuratamente le mani, potranno toccare il seno delle pornostar in diretta nazionale per uno dei principali canali tv giapponesi.

Alberto Dandolo spiega inoltre sul sito Dagospia che non è la prima edizione della maratona ma quest’anno, per evitare accuse di maschilismo, si pensa di introdurre una variante maschile, accontentando così anche il pubblico del gentil sesso.

Anche le attrici sembrano soddisfatte dell’iniziativa, come afferma entusiasta la nota pornodiva Rina Serina: “Sono davvero felice che un sacco di persone accarezzeranno le mie tette, sarò felice se saranno anche delicati nel farlo. Non avrei mai pensato che le mie tette potessero contribuire attivamente per fare del bene”.

Una manifestazione così appariscente promette sicuramente di diventare velocemente virale sul web; d’altro canto, forse tutto questo eccesso di spettacolo rischia di mettere in secondo piano il principale motivo della manifestazione, ovvero la raccolta fondi per la campagna. L’AIDS, specialmente nel terzo mondo, miete ancora centinaia di vittime al giorno e conta migliaia di infetti da HIV a causa della disinformazione e della mancanza di un’adeguata situazione igienica, riconducibile inevitabilmente alla scarsità di fondi destinati al settore sanitario.

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