Le nuove Yamaha XJR1300 e XJR1300 Racer m.y. 2015 erano già risultate innovative nella versione di serie, grazie ad alcune modifiche al design rispetto alla versione precedente, come il telaio più corto, il serbatoio più snello e il faro anteriore più piccolo, che mettono a disposizione il potenziale della moto per ulteriori customizzazioni. Ciò che non è cambiato è il motore con la cilindrata più elevata del mondo, il potente 4 cilindri raffreddato ad aria.
Gli amanti del mondo special presenti al Bike Shed 2015 di Parigi, esposizione dedicata a quella new wave creativa che ruota intorno alla scena cafe racer, scrambler e brat-style in programma fino a domenica scorsa presso il Carreau du Temple di Parigi, hanno potuto dare un primo sguardo all’ultimo progetto Yamaha Yard Built: la Yamaha XJR1300 Skullmonkee realizzata da Wrenchmonkees.
Yamaha XJR1300: protaginista nel 2015
Nel 2015 assisteremo alla nascita di numerosi progetti Yard Built sviluppati da bike-maker selezionati e dedicati alla nuova Yamaha XJR1300. Saranno la dimostrazione concreta che è possibile un uso creativo di componenti aggiuntivi, in linea con il concept originario Yard Built, che non prevede pesanti interventi come tagli o saldature sul telaio. I primi a raccogliere la sfida sono stati i due preparatori di Copenhagen.
“Gran parte delle intuizioni che hanno portato alla creazione dell’ultima Yamaha XJR1300 provengono dalle precedenti collaborazioni con Wrenchmonkees”, afferma Shun Miyazawa, Product Manager di Yamaha. “La loro prima Yard Built Yamaha XJR1300, “Monkeefist”, ha fornito l’ispirazione decisiva per i modelli attuali. Proprio per questa influenza non abbiamo sentito la necessità di cambiare radicalmente la moto, ma ci siamo invece concentrati sulla messa a punto e sui miglioramenti necessari per esaltare la sua personalità”. “Ci siamo impegnati a fondo per non introdurre cambiamenti estremi nel design” commenta il Wrenchmokee Per Nilson “abbiamo lavorato invece per ottenere uno stile pulito che non richiedesse tagli o saldature sul telaio”.
“Abbiamo cercato di “spogliare” ulteriormente la moto togliendo alcune parti, fino a ottenere l’effetto che non ci fossero mai state. Da lì siamo partiti a cercare, insieme ad altre aziende, componenti aggiuntivi da modificare secondo il nostro stile” conclude l’altro Wrenchmonkee Nicholas Bech.
Per trasformare la moto, i Wrenchmonkees hanno rintracciato e modificato i componenti aftermarket a loro parere più adatti al progetto ed hanno realizzato artigianalmente alcuni elementi, come le piastre di sterzo in alluminio ricavato dal pieno in stile “Monkeefist” e le cover motore.
Il manubrio è costituito da semi manubri LSL Speed Match, in alluminio verniciato nero, e da manopole Biltwell. Al centro spicca la pulizia del mini tachimetro digitale MMB con luce gialla, sopra un faro anteriore WM custom. Importante il lavoro sull’impianto frenante, completamente rivisto in chiave Beringer, con freni a disco Hypersport, pinze Beringer avanti e dietro, pompa dei cilindri e della frizione della stessa marca. Tocco finale, i tubi dei freni in maglia d’acciaio verniciata di nero. Le pedane LSL in alluminio verniciato di nero sono state personalizzate per offrire una posizione di guida più aggressiva, anche grazie all’ammortizzatore Öhlins STX 36. I cerchi sono quelli di serie della Yamaha XJR, ma calzano pneumatici Michelin Pilot Road 4s per una tenuta di strada superiore. L’ammortizzatore di sterzo è l’LSL Titan ed il supporto per le luci posteriori a LED è collocato sopra allo scarico custom 4 in 2 con marmitte in acciaio Wrenchmonkees/Spark. L’effetto finale è di una Yamaha XJR impreziosita, anche grazie alla verniciatura nero lucido con logo Skullmonkee sul serbatoio, con accenti color oro.
Chi possiede una Yamaha XJR può ordinare il kit Skullmonkee direttamente sul sito web di Wrenchmonkees.