La mobilità del domani potrebbe non essere solo smart ed ecologica, ma anche destinata ad abbandonare il suolo.
Dopo Dubai, che instituirà un servizio taxi basato sul dronecottero eHang 184, è notizia di queste ore che anche la start-up russa Hoversurf abbia completato un prototipo funzionante di aero-drone monopasseggero, dal nome di Scorpion-3.
A quanto pare, entro il 2017, la Dubai Road e Transportation Authority è intenzionata a istituire un servizio di aero-taxi che sfrecci sullo skyline della nota città, grazie all’impiego di dronecotteri eHang 184, a guida autonoma. Qualcosa di simile, poi, è in sperimentazione sia da parte di Uber che della Airbus, e lo stesso Dipartimento della Difesa americano ha comunicato di aver incaricato la britannica Malloy Aeronautica di ideare un veicolo dronico per l’aerotrasporto delle truppe.
Il trend, insomma, è quello di una mobilità smart che, a poco a poco, abbandoni le sempre più congestionate strade a favore delle vie del cielo: in tale direzione si sono mossi anche gli sforzi della start-up russa Hoversurf, che ha appena annunciato la concretizzazione del primo hoverbike, basato sulla propulsione di 4 rotori elettrici, lo Scorpion-3.
Esteticamente, il veicolo ha una seduta per un unico passeggero e, nel muoversi, in altezza e velocità, ricorda un po’ gli Speeder visti in azione sulla luna boscosa di Endor, nel corso del 7° episodio di Guerra Stellari, “Il ritorno dello Jedi”, con la differenza che, in questo caso la propulsione dei motori a repulsione è stata sostituita da un più attuale, e meno futuribile, set di 4 rotori elettrici, posti ai 4 angoli del veicolo.
ll risultato è un veicolo che funziona ugualmente bene e, a detta dell’azienda, è in grado di essere usato tanto da pilori professionisti quanto da amatori, visto l’elaborato sistema di navigazione che, in virtù di comandi sia fisici che software, è in grado di regolare automaticamente altezza e velocità, in nome di una guida più sicura.
A parte questo, Hoversurf è pienamente consapevole che il veicolo, benché in forma di prototipo funzionante, sia destinato a ulteriori migliorie: allo stato attuale, infatti, con i rotori a vista e non ingabbiati in adeguate protezioni – lo Scorpion-3 risulta essere ancora troppo pericoloso per le gambe che, in caso di caduta, potrebbero venir tranciate di netto.
In futuro, però, quando saranno stati implementati gli idonei correttivi, magari all’insegna di una cabina chiusa in cui isolare passeggeri e merci, lo Scorpion-3 potrà essere usato per gli appassionati di sport estremi, e per fungere da struttura-modello nella realizzazione di droni cargo, droni taxi, e droni auto.