A vederle parcheggiate, sembra di essere tornati agli anni Settanta, agli albori delle maximoto. Molte sono, nelle Moto Guzzi V7 MY 2014, le citazioni tipiche dello stile in voga nei seventies: la forma a sigaro dei silenziatori, i quadranti della strumentazione, la sella piatta e allungata, la scritta Moto Guzzi sui coperchi delle valvole, i parafanghi, la forma della fanaleria.
Se pochi sono i dettagli estetici che tradiscono la loro contemporaneità, molti invece sono i pregi della loro costante ed equilibrata evoluzione tecnologica: le Moto Guzzi V7 MY 2014 possono percorrere tranquillamente 100 km con quattro litri di benzina verde, hanno bisogno di un contenuto tagliando ogni 10.000 km e si possono guidare già a diciotto anni. In sintesi sono italiane, attraenti ed intelligenti. Ma ciò che la rende uniche è lo schema progettuale, costruito su tre pilastri fondamentali: il bicilindrico trasversale a V di 90°, l’intramontabile telaio a doppia culla e la trasmissione finale a cardano.
Moto Guzzi V7 MY 2014 Stone: total black look
Eclettica, essenziale, la Moto Guzzi V7 MY 2014 Stone riceve un make-up che esalta la sua natura minimalista. Il concetto guida è stato quello di convertire la più accessibile delle V7 a un look total-black, trasformando le cromature in nero, con l’unica eccezione del motore, che conserva i toni cromatici delle leghe di metalli e la lucentezza dell’impianto di scarico.
Su tutto il resto della moto, dagli specchietti retrovisori agli ammortizzatori, dai parafanghi alle ruote, fino ai fianchetti, è il trionfo del nero. Con un look così, è sufficiente cambiare colore al serbatoio per esprimere la personalità della moto: sportiva nel nuovo “Rosso Corposo”, elegante nel satinato “Verde Agata” e metropolitano nel “Nero Ruvido”. La caratteristica tecnica che differenzia la Moto Guzzi V7 MY 2014 Stone dalle sorelle maggiori sono le ruote in lega leggera, più moderne.
Moto Guzzi V7 MY 2014 Special: sempre più seventies
Tra le Moto Guzzi V7 MY 2014 la Special è quella più vicina allo spirito originale della sua progenitrice, a cominciare dalla sua grafica, battezzata “Essetre” come la V750 del 1974 che introdusse, per la prima volta su una Moto Guzzi, i freni a disco. La Moto Guzzi V7 MY 2014 Special è disponibile su due basi cromatiche: in argento metallizzato con fasce nere, elegante e raffinata, oppure in nero con fasce arancioni, che riedita fedelmente l’accostamento di colori della celebre antenata.
Su entrambe il logo sul serbatoio è quello storico in rilievo, mentre i cerchi delle ruote sono in finitura nera anziché cromata. Diversamente dalla Stone e dalla Racer, la Moto Guzzi V7 MY 2014 Special ha una protezione agli steli forcella anziché i soffietti para-polvere che equipaggiano le sorelle.
Moto Guzzi V7 MY 2014 Racer: genuine gentleman rider
Prodotta in edizione numerata come rivela la targhetta celebrativa posta sulla piastra superiore di sterzo, la Moto Guzzi V7 MY 2014 Racer giunge alla sua terza edizione. La riconoscibilità è immediata: nuovo look total-black applicato ai fianchetti, agli specchietti, alla staffa di supporto dei silenziatori ed alla protezione delle pedane.
Il risultato è uno scenografico contrasto con il lucidissimo serbatoio cromato da 22 litri. Rimanendo in tema di numeri, sulle tabelle del cupolino e del codone rimane il numero “7” (che in Moto Guzzi fu caro al campione del mondo 250 Enrico Lorenzetti), ma ora è cromato anziché bianco. Nuova è anche la sella monoposto (ma sono disponibili a richiesta la sella bi-posto e le pedane passeggero) rivestita di alcantara e skai dello stesso colore della cinghia in cuoio personalizzata con il logo Moto Guzzi che campeggia sul dorso del serbatoio.
Sempre scenografico il telaio di colore rosso, ispirato a quello della prima serie di V7 Sport con telaio al CrMo, frutto di uno speciale trattamento di verniciatura, esteso anche a mozzi, ruota e forcellone, che esalta la purezza architettonica del telaio. Rossa è anche la scritta Moto Guzzi che ora compare sulle ruote, esattamente come già visto sull’ultima California Custom.
Di scuola stilistica specificatamente Guzzista anche il codone e il cupolino, la cui forma richiama, con il piccolo plexiglas sormontante la tabella porta numero, il leggendario frontale del Gambalunga, sportivissimo e intonato stilisticamente al design del parafango anteriore. Tra gli elementi maggiormente distintivi di questa special-edition vi è un largo impiego dell’alluminio anodizzato nero opaco e forato, una lavorazione artigianale di alta fattura esecutiva che caratterizza i fianchetti laterali, le protezioni dei corpi farfallati e le staffe di supporto dei silenziatori.
Tra i pezzi pregiati della Moto Guzzi V7 MY 2014 Racer non mancano le pedane arretrate regolabili ricavate dal pieno, il perno di sterzo alleggerito e la protezione della piastra di sterzo realizzata attraverso un doppio anello cromato. Particolarmente appagante, non solo dal punto di vista estetico, ma anche per la resa dinamica, è la presenza di una coppia di ammortizzatori Bitubo WMY01 dotati di regolazione del precarico molla, in estensione e compressione grazie a un pomello a scatti modificabile su dodici click.
Una moto da guidare rigorosamente da soli, in tuta nera, con casco a scodella e guanti in pelle dal palmo chiodato.