Recentemente, l’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne, si è pronunciato sulle auto elettriche spiegando che saranno davvero ecologiche solo quando sarà a emissioni zero anche il ciclo di produzione della loro energia. Un problema che, a quanto pare, non affligge la prima bici a pedalata assistita alimentata a idrogeno, annunciata nelle scorse ore dalla francese Pragma Industries.
La bici in questione, nota come e-bike Alpha, a prima vista sembra una normale bicicletta ma, in realtà, nel corpo della medesima integra tutto quel che serve per ottenere il supporto alla pedalata.
Il motore elettrico Brose 36V consente di ottenere una velocità massima, qualora necessario, di 25 km/h (come un piccolo motorino urbano), ed è alimentato da una batteria a idrogeno (questo il combustibile contenuto nel serbatoio da 2 litri) che, grazie alla tecnologia Proton Exchange Membrane, non solo mantiene le sue performance costanti nel tempo in ogni condizione climatica (rispetto alle batterie elettriche tradizionali), ma è anche capace di stoccare una quantità di energia pari a 150 W, sufficiente per percorrere 100 km prima che sia necessario operare una ricarica.
Quest’ultima avviene in modalità rapida, in appena 2 minuti, presso stazioncine apposite, le Spring, che – dopo aver scisso l’idrogeno dall’acqua mediante elettrolisi, lo conservano compresso prima dell’erogazione al veicolo di cui sopra. Ovviamente, nei tempi attuali, è impensabile che un veicolo del genere sia solo ecologico e non anche “smart“: in tal senso, un indicatore mostra l’autonomia residua della e-bike Alpha grazie ad una valvola di precisione che si occupa di tenere sotto controllo l’ammontare dell’idrogeno ancora presente nel serbatoio.
Attualmente, la e-bike Alpha è pronta per entrare in commercio ma non se ne conosce ancora né il prezzo, né la data precisa di distribuzione. È verosimile pensare, tuttavia, che al pari di altri veicoli similari, possa costare sui 2000 euro e che, a cagione di tale barriera all’acquisto, possa essere destinata più che altro alle aziende di pony express cittadine, ed a quelle che offrono servizi di bike sharing in partnership con le amministrazioni locali.