Da Singapore arriva il motore elettrico portatile per bici

Leggero, facile da trasportare e potente. E’ il nuovo mini motore elettrico portatile per bici, ideato da un gruppo di ricercatori di Singapore in collaborazione con l’Università di Monaco di Baviera

Da Singapore arriva il motore elettrico portatile per bici

Leggero, facile da trasportare e potente. E’ il nuovo mini motore elettrico portatile per bici, ideato da un gruppo di ricercatori di Singapore in collaborazione con l’Università di Monaco di Baviera, che potrebbe segnare una svolta nel mercato delle due ruote ma anche modificare le abitudini in fatto di mobilità di milioni di persone.  

Questo piccolo motore, denominato dai suoi ideatori ”Ease” può essere infilato in uno zainetto e trasportato senza sforzo da chiunque lo voglia utilizzare. Individuata la bici su cui applicarlo, ad esempio su una di quelle offerte dai servizi di bike sharing, in soli dieci secondi Ease permette di trasformarla in una due ruote con pedalata assistita, potendosi così muovere in tutta velocità e senza fatica, senza dimenticare che questo motore è ovviamente molto meno impattante a livello ambientale di un qualsiasi altro tipo di motore a combustione interna.

Altrettanto facilmente, poi, il motorino può essere smontato e le batterie, che sono al litio e garantiscono sino a 50 chilometri di percorrenza, possono essere messe con semplicità in ricarica, per un successivo utilizzo in giro per le strade della città.

Le caratteristiche tecniche vedono un motore elettrico da 250 W che si spegne automaticamente quando la bici raggiunge i 25 km/h ed il prototipo che è stato realizzato da questi ricercatori, pesa solamente 3,5 kg.  

Superata la prima fase dei test iniziali, il team di studiosi è ora alla ricerca di un partner (un’azienda del settore) che voglia scommettere su questa invenzione.  

L’ideatore del progetto, l’ingegnere tedesco Felix Romer, afferma che ci sono già stati molti tentativi per realizzare qualcosa di simile, ma la maggior parte delle soluzioni ideate richiedeva modifiche più o meno profonde della bici. Questo prototipo invece si adatta perfettamente ad ogni tipologia di bicicletta, facilitando di molto gli spostamenti su due ruote con pedalata assistita.

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