A Palermo, torna la Targa Florio per le motociclette

Accanto alla classica Targa per le auto, quest' anno - dopo una lunga assenza - torna anche la manifestazione dedicata agli amanti delle due ruote, che ripartirà dalla diciannovesima edizione

A Palermo, torna la Targa Florio per le motociclette

Lo scorso anno, il 2016, è stato ricordato per gli appassionati, in quanto si celebrava l’edizione numero 100 della mitica corsa della Targa Florio, una manifestazione automobilistica tra le più antiche e ricche di tradizione che esistano non solo in Italia, ma addirittura nel mondo.

Una manifestazione che lo scorso anno ha avuto una celebrazione ricca di appuntamenti, tra i quali un francobollo celebrativo, il secondo della storia dopo quello del 2006, che ne ricordava il centenario della nascita, avvenuta nel 1906, quando fu istituita da Vincenzo Florio il quale, appassionato di fatto del nascente mezzo di locomozione, ha istituito questa competizione, che nel corso degli anni ha avuto numerose trasformazioni.

È già quasi tutto pronto per l’edizione 2017 (quest’ anno anticipata al mese di aprile, rispetto al solito maggio) ma, da qualche giorno, è circolata la notizia (è stata annunciata all’evento del Motor Bike Expo, che si è svolto per la nona edizione a Verona, dal 20 al 22 gennaio) che tornerà anche quella in versione “motociclistica”, messa in calendario per i prossimi 7 ed 8 ottobre: è una bella e gradita sorpresa che arriva dopo 87 anni, continuando la tradizione sulle strade della provincia di Palermo, ricominciando dall’ultima edizione, la diciottesima.

La manifestazione dovrebbe avere anche una copertura televisiva, tramite la piattaforma di Sky: sarà non competitiva, e prevederà quattro categorie di partecipanti: moto historic, motoclassic (stradali e scooter, iscritte al registro storico con più di 30 anni), moto moderne, ed electric-bike.  

Naturalmente, adesso, si aspetta di sapere come sarà il programma e le manifestazioni collaterali che, di certo, verranno organizzate in questa attesa due attesi giorni che, si spera, non sia un ritorno “una tantum”, ma possa avere la cadenza annuale che merita. Si parla già di uno speciale annullo filatelico: staremo a vedere, con trepidante attesa.

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