La crisi economica si fa sentire in tutti i campi e sempre più studentesse d’oltreoceano incontrano difficoltà a pagare le costose rette dei college americani. Un via per continuare gli studi però c’è; negli States è infatti in voga una bizzarra moda basata sul “pagare per giocare“. Si tratta di un rapporto commerciale tra una “sugar baby“, termine che sta a indicare una giovane donna (molto spesso una studentessa squattrinata), e uno “sugar daddy“, ovvero un uomo facoltoso di mezza età. Come funziona tale “scambio di beni”? Tutto ha inizio tramite specifici siti web come SugarDaddie.com e SeekingArrangement.com, i quali promuovono questo tipo di attività. Ovviamente ciò non ha nulla a che fare con l’amore o la pianificazione di un futuro insieme, sembrerebbe anzi essere una relazione a termine tesa a soddisfare entrambe le parti, in modo che ognuno ottenga quello che vuole dall’altro. Per l’uomo, si tratta della compagnia e di solito di rapporti fisici con la giovane donna, mentre per la donna l’interesse si basa sui soldi.
Il fenomeno è già conosciuto da anni in America ma sta riscontrando negli ultimi tempi un vistoso aumento. Il motivo è forse dovuto alla crisi economica mondiale che, unita al costo da sempre molto alto dei college americani, ha permesso l’ampliarsi degli “sugar dates“.
I media americani, avendo riscontrato un tale aumento del fenomeno, hanno iniziato a chiedersi se ciò non stia diventando una forma legalizzata di prostituzione. Tecnicamente, in molti casi, lo è. Allora ci si domanda; perché le autorità, salvo eccezioni, non perseguono i cosiddetti siti “sugar” e i loro utenti? Prima di tutto la maggior parte dei fruitori sono abbastanza intelligenti da non ammettere palesemente di pagare per avere rapporti sessuali. In secondo luogo, il legame che unisce una sugar baby e uno sugar daddy sembra essere il più delle volte una vera e propria relazione romantica e non puramente economica. Una sorta di gioco di ruolo, insomma. I dati statistici del sito SeekingArrangement.com sono alquanto impressionanti: a quanto pare addirittura il 44% delle universitarie si rivolgerebbe a tali siti web in cerca di uomini ricchi per avere un sostegno economico. Questi “paparini” in carriera darebbero infatti alle loro sugar babies una paghetta mensile di all’incirca tremila dollari, denaro utilizzatto dalle giovani per pagare le tasse universitarie e il mantenimento al college.