Il Giorno del Ringraziamento, in inglese Thanksgiving Day, è una delle feste più amate in America.
La sua origine pare risalga alla metà del XVIIsecolo, esattamente al 1623 quando, dopo il primo raccolto il Governatore della Colonia fondata dai Padri Pellegrini, a Plymouth, nel Massachusetts, emise un ordine: “Tutti voi Pellegrini, con le vostre mogli e i vostri piccoli, radunatevi alla Casa delle Assemblee, sulla collina… per ascoltare lì il pastore e rendere Grazie a Dio Onnipotente per tutte le sue benedizioni“.
Tradizioni
I piatti serviti quel giorno, tacchino e zucca, divennero i cibi simbolici del giorno del ringraziamento, cucinati ancora oggi.
Da questa data, infatti, ogni anno, il Ringraziamento è un modo di ringraziare Dio per il raccolto che permise la sopravvivenza dei pellegrini e, conseguenzialmente, di tutti divenendo e restando un giorno solenne in cui ringraziare per ciò che si ha.
Dalla definitiva consacrazione del Thanksgiving ad opera del presidente Roosevelt che ne propose l’istituzione chiedendone l’approvazione del Congresso nel 1941, alcune cose sono cambiate. La ricorrenza oggi ha perso gran parte dei significati cristiani delle origini ed è diventata l’occasione per le famiglie statunitensi per riunirsi ed ogni famiglia per l’occasione prepara il classico tacchino ripieno e torta di zucca.
Curiosità
Probabilmente a causa del consumo intensivo di tacchino, nel corso degli anni, ci sono state diverse polemiche da parte delle associazioni animaliste e così alla fine degli anni Ottanta, ha preso piede la ‘cerimonia della grazia’, ossia il presidente decide di salvare due tacchini. Il primo a graziare dei volateli che altrimenti sarebbero finiti nel menu del giorno del Ringraziamento della Casa Bianca è stato Ronald Reagan nel 1987, fino ad arrivare a Donald Trump.
La festa è molto sentita in tutta America ma raggiunge il suo apice a New York dove abitanti e turisti attendono trepidanti la mitica parata dei magazzini Macy’s: un’incredibile sfilata di carri mascherati, giganti palloni aerostatici, zucche di ogni misura, tacchini finti appesi ovunque, musiche, balli e colori lungo la Sixth Avenue.