L’idea di promuovere l’hijab per le strade di New York è venuta a due artisti e fotografi, Saks Afridi e Qinza Najm. Questo progetto è teso a dimostrare che le donne che per scelta decidono di indossare l’hijab sono completamente in controllo della loro sessualità.
Tale campagna consiste nel far indossare alle donne che girano per le strade di New York il velo, scattandosi un selfie per poi pubblicarlo sui social networks con l’hashtag #damnilookgood (mi sta veramente bene). Secondo Qinza Najm indossare pubblicamente il velo a New York sarebbe un “atto coraggioso” in quanto non tutte le persone negli Stati Uniti vedono questo tipo di abbigliamento di buon occhio.
Proprio Qinza è stata oggetto di un recente esperimento per provare sulla sua pelle cosa vuol dire girare con l’hijab per la Grande Mela; la donna infatti, pur avendo origini pachistane, non aveva mai indossato il velo e non ha quindi mai saputo prima di allora cosa volesse veramente dire. Dopo aver indossato l’hijab per una settimana, girando per strade e metropolitane ha riportato le reazioni della gente e certe sono risultate piuttosto aggressive. “Qualcuno mi ha persino urlato vai a casa“, racconta. Reazioni abbastanza inaspettate considerando la multietnicità di tale metropoli e al che Qinza ha infatti dichiarato: “la cosa mi ha sorpresa, perché mi immaginavo che la gente di New York fosse più tollerante“.
Questa campagna innovativa è per l’appunto tesa a rendere la gente più tollerante riguardo al velo tipico della tradizione islamica. “Farsi un autoscatto con addosso l’hijab suggerisce che ci si sente assolutamente a proprio agio con esso“, affermano i promotori del progetto. Molte donne, come la venticinquenne Erin Zeitler, hanno inoltre dichiarato di aver avuto la convinzione che chi indossava il velo lo facesse perché costretta, non per propria volontà.
Qinza ci tiene a precisare che non è questione di essere a favore o contro l’hijab, si tratta semplicemente di porsi la domanda su come esso faccia sentire le persone che lo indossano. Al progetto, chiamato per l’occasione “esercizio di tolleranza” hanno aderito un gran numero di donne pubblicando in seguito su Instagram le proprie foto seguendo il motto “il velo è sexy” e la stragrande maggioranza di loro non ne aveva mai indossato uno prima.