Indice della qualità della vita dopo i 60 anni: Italia 39esima

L'indice globale AgeWatch 2014 ordina 96 nazioni in base alla qualità della vita degli ultrasessantenni, rapportando stipendio, opportunità lavorative, accesso a pubblico trasporto ed aspettativa di vita. L'Italia è 39esima, la Norvegia in testa

Indice della qualità della vita dopo i 60 anni: Italia 39esima

In tutto il mondo l’aspettativa di vita è in costante aumento; in media, una donna di 60 anni oggi può aspettarsi di vivere fino agli 82 anni, mentre per gli uomini l’aspettativa è di 79 anni. La qualità della vita per questa fascia della popolazione varia però notevolmente da Paese a Paese.

Una ricerca ha scoperto che il miglior paese per invecchiare è attualmente la Norvegia, seguita da Svezia e Svizzera, mentre l’Afghanistan ed il Mozambico sono i peggiori. Questi infatti i risultati dell’indice globale AgeWatch del 2014, che stila una lista di 96 nazioni in base alla qualità della vita e alla condizione sociale ed economica degli anziani dai 60 anni in su.

L’indice studia quattro aree in particolare:

• Il reddito, che comprende le pensioni, il benessere relativo degli anziani, il PIL in ogni paese ed il tasso di povertà in età avanzata;

• Lo stato di salute, che comprende l’aspettativa di vita a 60 anni e lo stato psicologico;

• La capacità, che riguarda il livello di occupazione e livello di istruzione delle persone anziane;

• L’ambiente, che comprende la sicurezza fisica, le connessioni sociali e l’accesso ai trasporti pubblici.

Grazie a questo indice, i governi possono utilizzare i risultati per identificare le politiche adatte a migliorare la vita dei loro anziani. Sulla base della ricerca, la Norvegia è il posto migliore per le persone anziane, accanto a Svezia, Svizzera e Canada. Seguono la Germania, l’Olanda e l’Islanda, mentre solo all’ottavo posto si trova il secondo Paese non europeo, gli Stati Uniti, seguiti da Giappone e Nuova Zelanda. A parte il Giappone, i primi dieci Paesi sono tutti in Europa occidentale, Nord America e Australasia.
Per quanto riguarda i peggiori paesi, al 96° posto troviamo l’Afghanistan, preceduto dal Mozambico, Cisgiordania e Gaza, Malawi, Tanzania e Pakistan.

L’Italia si è piazzata al 39° posto, tra le Mauritius e l’Armenia, con un indice di salute di 6, molto alto quindi, ma con il reddito di 25, la capacità di 69 e l’ambiente di 74 che abbassano molto la media nella lista. Il nostro Paese conta 16,7 milioni di persone sopra i 60 anni, cioè il 27,4 % della popolazione.

A livello globale, la relazione sostiene che entro il 2050 gli over 60 rappresenteranno il 21% della popolazione mondiale. Questa percentuale è quasi il doppio della cifra attuale, che è il 12%. In Italia, la percentuale nel 2050 potrebbe raggiungere il 38,7% secondo le stime dell’indice, molto al di sopra quindi della stima mondiale.

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