Kim Jong-un, il dittatore nord-coreano, è diventato così grasso durante il suo periodo al potere che le sue caviglie si sono fratturate sotto il suo stesso peso, secondo quanto è stato riportato martedì da un giornale della Corea del Sud.
Il dittatore trentunenne, che si è mostrato sempre più corpulento da quando ha assunto il potere nel 2011 dopo la morte del padre Kim Jong-il, ha dovuto subire una operazione in ospedale, dopo aver messo troppa pressione sulle proprie caviglie durante un giro estenuante di impegni ufficiali. Le cure sono state la causa della sua recente assenza ad una sessione dell’Assemblea Popolare Suprema, secondo quanto una fonte di Pyongyang avrebbe detto al quotidiano Chosun Ilbo della vicina Corea del Sud.
A differenza di altri membri della élite politica della Corea del Nord, per i quali una improvvisa assenza dalla vita pubblica spesso significa che sono stati uccisi o imprigionati, nel caso di Kim Jong-un si dice che sia dovuta ad un aumento di peso “stile Elvis” a causa della sua malsana dieta. Si ritiene infatti che il dittatore adesso possa pesare almeno 130 chili, a causa della sua passione per gli alcolici e per il formaggio svizzero importato, di cui si è appassionato durante gli anni di collegio in Svizzera.
Pare che le sue lesioni alla caviglia siano il risultato di un lungo tour di basi militari e fabbriche mentre indossa le scarpe dotate di “tacco cubano”, che hanno alzato la sua altezza ad un metro ed ottanta ma si sono rivelate difficili per camminare. A quanto pare, il dittatore ha prima sofferto di distorsioni in entrambi i piedi, prima di peggiorare la situazione continuando a camminarci, arrivando così alle fratture.
Le guardie del corpo sono appostate nel reparto di un ospedale di Pyongyang dove è ora in cura. “C’è stato un notevole aumento del numero di funzionari in visita al reparto d’elite“, ha detto la fonte. Si dice anche che un team di medici privati europei sia arrivato appositamente in Corea del Nord per curarlo.
La sua assenza dall’Assemblea è stata seguita da una rara ammissione da parte della televisione di Stato, che non solo ha mostrato filmati del dittatore che zoppicava, ma ha anche affermato che era malato.