La Chiesa valdese si conferma mosca bianca della cristianità: nonostante la sua estrazione evangelica, che farebbe suggerire un attaccamento più radicale ai precetti della religione, i valdesi si sono sempre professati a favore della laicità dello Stato, ed hanno più volte dimostrato una mentalità decisamente più progressista rispetto ai dettami che provengono dal Vaticano. Ad esempio, la Chiesa valdese ha avuto forti attriti con i cattolici per la questione relativa ai crocifissi nelle aule, per via della sua contrarietà all’esposizione di simboli religiosi nei luoghi pubblici.
Inoltre, temi come il testamento biologico, l’aborto e l’eutanasia vengono costantemente dibattuti in maniera razionale, senza il comodo schermo della morale religiosa. Per questo non deve sorprendere se anche l’omosessualità, considerata di norma un tabù tra i cattolici, è stata invece ufficialmente accettata dai valdesi. L’organizzazione si batte infatti a favore dei diritti della comunità LGBT e, salvo un piccolo gruppo reazionario conosciuto come “associazione Sentieri Antichi”, dal 26 Agosto 2010 si è dichiarata favorevole alle coppie omosessuali.
Da questo all’accettazione dei matrimoni gay tra uomini, il passo era breve. Ed è stato finalmente fatto nella giornata di ieri dal pastore Antonio Adamo, che ha celebrato ufficialmente l’unione tra Mauro Cioffari, consigliere SEL presso il municipio di Roma e Davide Conte, impiegato operante nel settore turistico. Cioffari e Conte sono stati dunque i primi uomini omosessuali ad ottenere pubblicamente la benedizione della Chiesa valdese per l’unione in matrimonio.
La storica cerimonia si è tenuta presso la chiesa di piazza Cavur, ed ha fatto seguito alla prima vera unione tra omosessuali celebrata da un pastore valdese, avvenuta nel 2013. In quel caso però la coppia era formata da due donne, Alessandra e Manuela, unite in matrimonio dalla Chiesa valdese prima ancora che venisse istituito il registro delle unioni civili. “L’amore di Dio non è esclusivo, è amore e accoglienza per tutti e tutte, a prescindere dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere di ognuno. Ed è a questo amore che affidiamo, da oggi, grazie all’invocazione della benedizione, il cammino futuro della nostra coppia”, hanno sottolineato i novelli sposini nel corso della cerimonia.