Il “breast ironing”, ovvero lo stiramento del seno, è un costume tipico camerunense che prevede il posizionamento di ferri roventi sul petto delle bambine di età compresa tra otto e undici anni con lo scopo di cancellare il seno o evitare che si formi. La finalità del breast ironing sarebbe quello di “proteggere” le adolescenti dalle brame maschili rendendole meno attraenti, evitando così gravidanze indesiderate, molestie e stupri.
Questa pratica radicata in Camerun e in altri Paesi limitrofi, è normalmente effettuata dalle madri delle giovani o comunque da parenti strette e rimane spesso un segreto di famiglia. Questo costume ancestrale di “mascherare la pubertà” ha ovviamente effetti permanenti sia sul fisico che sulla psiche delle ragazze. Il breast ironing è percepito infatti dalle adolescenti come un vero e proprio abuso e tale mutilazione sarebbe responsabile di piaghe, cisti, malformazioni permanenti e addirittura tumori.
Le Nazioni Unite hanno inserito il “breast ironing” tra i crimini più diffusi contro le donne; a Londra si è recentemente tenuta una conferenza volta a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo questa pratica, a quanto pare largamente estesa ma poco conosciuta. Si stima infatti che, anche in un Paese come il Regno Unito, alcune ragazze di origine africana siano soggette a tale mutilazione. La TV inglese per l’occasione è andata ad intervistare alcune vittime del breast ironing, tra cui Carine, una ragazza camerunense che dichiara: “mi ricordo che all’inizio dalla pubertà mio padre continuava a menzionare il fatto che il mio seno cominciava a vedersi e diceva a mia madre ‘gli uomini la guarderanno’, al che lei un giorno pensò che era arrivato il momento di farlo”. Carine poi decide di mostrare il suo seno in modo da far vedere agli spettatori gli effetti di tale abuso: un seno era infatti molto più piccolo dell’altro ma la donna ammette che il danno della malformazione permanente è comunque secondario rispetto a quello psicologico, riguardante l’autostima personale.
Oltre ad essere una vera e propria tortura, risulta ovviamente inefficace; secondo i dati dell’ONU, il 30% delle ragazze camerunensi sotto i 18 anni sono già madri, in quanto vi è una totale ignoranza riguardo alla contraccezione.