Finalmente torna a splendere la Chiesa Nuova San Francesco Converso ad Assisi. Infatti è stata portata a termine la prima fase che ha riguardato il restauro dell’edificio, che secondo la tradizione è sorto nel ‘600 proprio sulle rovine della casa dove nacque San Francesco, il patrono d’Italia. A finanziare i lavori è stato il russo ortodosso Sergey Matvienko, figlio della Presidente della camera alta del parlamento russo, Valentina Matvienko, che hanno permesso di riportare gli affreschi della chiesa all’incredibile bellezza del passato.
Il restauro non è stato semplice, e le fasi hanno richiesto un tempo lungo e complicato: ci sono infatti voluti 11 mesi per riportare gli affreschi alla bellezza di un tempo e dare loro l’aspetto seicentesco. Infatti è stata cura dei restauratori operare gli interventi di restauro rispettando stili e tecniche di allora, sono stati anche molto abili a non aggiungere nulla che sia frutto di tecnica contemporanea.
Questi affreschi erano rimasti coperti da uno spesso strato di intonaco finto marmo fin dal 1925 e da allora non sono più stati toccati. Solo ora gli affreschi sono stati restaurati, seguendo scrupolosamente però un quaderno del 1700 che riporta le immagini in maniera perfetta, gli autori del restauro hanno eseguito i lavori attenendosi ad esso.
Un’altra piacevole scoperta è stata fatta durante i lavori di restauro: i restauratori hanno infatti evidenziato che gli elementi geometrici della cupola di San Francesco Converso coprono una superficie completamente affrescata. E questa superficie presto diventerà oggetto per avviare una nuova fase di lavori e di studio, materiale prezioso per storici e studiosi del francescanesimo.
Le opere del passato ritornano dunque a far parlare e a scoprire cose inedite, preziose e di grande valore. Il periodo del francescanesimo è uno dei più fruttuosi della storia per affreschi e opere di valore inestimabile, di cui ancora neanche conosciamo l’esistenza. La storia e l’arte affascinano per il rapporto intrinseco che unisce personaggi e vicende, in una Italia che andava alla ricerca della fede; oggi invece va alla ricerca di opere sconosciute e ben nascoste, che grazie al lavoro di esperti maestri porta alla luce splendori e bellezze incredibili.