Finale di stagione di Gomorra: ci siamo. La serie televisiva che ha saputo appassionare un’intera nazione, balzando nelle primissime posizioni delle classifiche di gradimento (e superando il precedente lavoro di Sollima “Romanzo Criminale“, anch’esso ottimo), si avvia verso l’ultima puntata di quest’anno.
Per l’occasione ha parlato Salvatore Esposito, l’attore che interpreta il temutissimo Genny Savastano (figlio del boss Pietro Savastano nella serie), intervistato in occasione del Taormina Film Festival, in occasione del quale verranno oggi trasmesse le ultime due puntate di questa stagione di Gomorra.
Ed il giudizio dato da Esposito in merito ai criminali rappresentati nella serie, è perentorio: “I camorristi sono tutti animali, con tutto il rispetto per gli animali“. L’attore ha voluto chiarire come la figura “popolare” del camorrista d’altri tempi, del brigante romantico – fuorilegge sì, ma con un cuore – sia di quanto più lontano ci sia dalla realtà dei fatti, per quel che riguarda i componenti della Camorra.
“Oggi la Camorra non ha niente a che vedere con realtà alla Sopranos, dove contano la famiglia e gli affetti. Per loro conta solo il potere, e questo almeno da 25 anni” ha spiegato il “Genny Savastano” di Gomorra, sfatando quindi ogni cliché riguardante i cosiddetti “camorristi onorevoli”.
Salvatore Esposito ha poi colto l’occasione per condividere su Facebook il suo stato d’animo riguardo al viaggio intrapreso sin da quando ha accettato il ruolo del figlio del boss in Gomorra, tirando le somme di quanto fatto in queste stagioni.
“Questa seconda stagione è stato un enorme viaggio per me e Genny – ha scritto l’attore – Fatto di tappe difficili, ma allo stesso tempo ho visitato luoghi e conosciuto persone fantastiche che ci hanno sempre accolto come fossimo delle star“. E visto il successo straordinario della serie televisiva firmata Stefano Sollima, non è difficile capirne il perché.