Vision EQXX: al CES 2022 Mercedes stupisce col suo concept di berlina elettrica

Non solo smartphone, computer, domotica: al CES 2022 è pronta a farsi strada, letteralmente, anche la mobilità del futuro, grazie a Mercedes che ha digitalmente presentato l'interessante concept di berlina elettrica Vision EQXX.

Vision EQXX: al CES 2022 Mercedes stupisce col suo concept di berlina elettrica

Uno degli eventi clou attesi per la prima giornata d’anteprime del CES 2022 era senza dubbio targato Mercedes, con la Stella di Stoccarda che non ha deluso le attese, facendo vedere in che direzione si muoverà la sua mobilità elettrica nei prossimi 2/3 anni attraverso la presentazione digitale del concept di berlina elettrica Vision EQXX.

Sviluppata in 18 mesi, la leggerissima (1.750 kg) Vision EQXX beneficia di uno chassis in alluminio modellato digitalmente, con un estrattore posteriore ragguardevole e, per ridurre (a 0.18, meno della più aerodinamica auto di serie, la EQS sempre targata Mercedes-Benzi) il coefficiente di penetrazione, l’applicazione, alle gomme Bridgestone, di cerchi in magnesio da 20 pollici, sui quali agiscono dischi dei freni in alluminio: ai lati, le portiere fanno ampio uso di plastiche e fibra di carbonio.

Privi di elementi superflui, e quindi minimalisti, gli interni della Mercedes Vision EQXX guardano forte in direzione del rispetto ambientale, attraverso l’impiego di rivestimenti eco-compatibili, come l’italianissimo materiale Dinamica (una microfibra che somiglia al camoscio, ottenuta recuperando il poliestere), il Mylo (ricavato dal micelio), il Deserttex (una pelle ottenuta lavorando il biomateriale desunto dai cactus), e la fibra di bambù (per i tappetini).

La modernità hi-tech più palese, invece, si esplica in un infotainment da 8 pollici, con avatar sfruttabili nel Metaverso e una gestione del rapporto uomo-macchina portata su un altro livello dal coinvolgimento di reti neurali. Meno evidente, ma molto utile nel riscaldare l’abitacolo nei posti con temperature rigide, è la pompa di calore multi-sorgente che, via scambiatore di calore, attinge al calore esterno mentre di suo recupera parte dell’energia generata dalle parti meccaniche.

Il motore elettrico sviluppa una potenza di 150 kW, corrispondenti a 204 Cavalli Vapore, grazie a una progettazione che ha curato in modo particolare il design, la scelta dei materiali, la gestione del calore (su motore e batteria opera un compatto sistema a lamelle che si aprono per far passare l’aria solo quando necessario, per poi restare chiuse sì che l’aria scorre sul telaio senza creare resistenza), e la lubrificazione, in modo da incrementare al massimo l’efficienza, tal che il 95% dell’energia sviluppata al motore passa alle ruote traducendosi in movimento, laddove per una normale auto elettrica il coefficiente di efficienza energetica è del 30%, col resto dell’energia che si spreca in forma di calore. 

I vantaggi di un motore elettrico così progettato per la Vision EQXX si traducono in un consumo di 10 kWh per coprire 100 km: ciò, a sua volta, ha permesso di superare i 1.000 km di autonomia, senza appesantire la batteria, che difatti pesa appena 495 kg. La stessa, deputata ad alimentare il sistema a 900 volt del veicolo, senza spreco alcuno dacché ventilazione, tool di proiettori e infotainment sono alimentati dalla mini-batteria gli ioni di litio rimpolpata dalle 117 celle solari messe sul tettuccio, presieduta da un sistema di prelievo uniforme dell’energia (mediante bilanciamento attivo delle celle), ha una capacità inferiore ai 100 kWh.

Di base, la energy unit della Vision EQXX di Mercedes annovera una copertura composita con materiali, rinforzati in fibra di carbonio, però ricavati dallo scarto della lavorazione della canna da zucchero. Separando poi le componenti elettroniche ed elettriche in un apposito vano (OneBox), è rimasto più spazio per le celle con la conseguenza che gli anodi, potendo vantare un contenuto di silicio più alto, immagazzinano più energia, all’insegna di un sistema ad alta densità energetica (200 kW per kilogrammo) che è più piccolo (-50%) e meno pesante (-30%) di quanto visto a bordo della succitata EQS. 

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