Vediamo come funziona la truffa delle auto schilometrate

Il portale dell’Automobilista ha recentemente apportato una serie di aggiornamenti e correzioni mirate a fornire un supporto più efficace ai potenziali acquirenti, al fine di evitarne la caduta in trappole ingannevoli.

Vediamo come funziona la truffa delle auto schilometrate

Siate estremamente cauti durante l’acquisto di automobili usate, poiché potreste essere vittime della truffa delle vetture “schilometrate”. Questo inganno coinvolge automobili vendute a prezzi gonfiati rispetto al loro vero valore, poiché dichiarano un chilometraggio inferiore a quello effettivo. In realtà, queste vetture hanno percorso molte più miglia di quanto indicato, rendendo l’affare apparentemente vantaggioso, ma con un rischio finanziario per l’acquirente.

È una situazione estremamente problematica per i consumatori che vengono ingannati. Tuttavia, è importante notare che il portale dell’Automobilista, gestito dal ministero delle Infrastrutture, ha recentemente apportato alcune correzioni fondamentali per affrontare questa problematica.

L’inganno

Il portale dell’Automobilista offre la possibilità di consultare il chilometraggio effettivo di un’auto usata. Tuttavia, fino a poco tempo fa, c’erano diverse frodi relative alle vetture che avevano percorso più chilometri di quanto dichiarato. In passato, i truffatori potevano sfruttare una falla nel sistema del portale che consentiva loro di calcolare il chilometraggio dell’auto basandosi sull’ultima targa registrata.

Sostituendo la targa della vettura in vendita e procedendo regolarmente con la revisione periodica obbligatoria, i malintenzionati riuscivano a mascherare il reale chilometraggio dell’auto, evitando che questo venisse visualizzato correttamente sul sito. Il sito web non rendeva disponibili le informazioni riguardanti le revisioni passate e i relativi chilometri. Di conseguenza, chiunque consultasse i dati online non poteva accedere alle informazioni corrette, finendo per pagare un prezzo significativamente superiore al valore reale dell’auto.

Le modifiche

Per evitare di cadere nella truffa, anziché accedere al portale, era necessario rivolgersi al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), pagando la visura e affrontando procedure più lunghe. Questa problematica è stata sollevata ripetutamente e, di conseguenza, il ministero ha apportato diverse correzioni per risolverla. Attualmente, lo storico di un’auto è determinato anche considerando il numero di telaio, il quale viene associato a tutte le targhe precedentemente utilizzate dal veicolo nel corso del tempo. Questo sistema impedisce ai truffatori di sostituire semplicemente la targa per mascherare il chilometraggio reale e ingannare i consumatori.

Un esempio di questa pratica è stato riportato da Striscia la Notizia, in cui un’auto, durante la revisione del 2020, mostrava un chilometraggio superiore rispetto alla revisione del 2023. Questa nuova metodologia, basata sul numero di telaio, fornisce un’ulteriore sicurezza ai potenziali acquirenti, rendendo più difficile per i malintenzionati manipolare i dati e perpetrare frodi nel mercato delle auto usate.

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