Toyota si lancia nel car sharing peer-to-peer con Smart Key Box

Toyota, leader della mobilità ibrida , conferma il suo interesse per il settore della mobilità green e, dopo il progetto "Yuko", annuncia una smartbox che permetterà a tutti di mettere in condivisione la propria auto. Ecco come

Toyota si lancia nel car sharing peer-to-peer con Smart Key Box

Uno dei trend dell’automobilismo moderno è quello del car-sharing grazie al quale è possibile che chi abbia un’auto, ma la usi poco, possa farla fruttare in modo che altri utenti, a loro volta, non abbiano la necessità di comprarne una. Risultato? Ottimizzazione delle risorse, e minor inquinamento. Toyota ha annunciato un progetto, la Smart Key Box, che si inserisce proprio in questo ambito. 

Il car sharing è, assieme alla mobilità ecologica, uno dei trend che i giganti dell’automobilismo mondiale stanno seguendo con grande attenzione: dopo  Ford, Tesla, e le tedesche BMQ e Mercedes Benz (Daimler), anche Toyota – infatti – ha avviato un suo servizio di car sharing – chiamato Yuko – che prevede l’uso di auto Toyota Yaris Hybrid in città ove, come Dublino e Forlì, sono previsti vantaggi per questo genere di veicoli: parcheggio gratis sulle strisce blu e libera circolazione, previa autorizzazione, nelle zone a traffico limitato.

Oltre a questo, però, Toyota – in questi giorni – ha varato anche un progetto che permetterà a tutti di avviare un proprio servizio di car-sharing. L’idea della casa giapponese prevede l’installazione, nell’auto, ma con minime modifiche, di una Smart Key Box: quest’ultima, collocata sul cruscotto dell’auto, si integra con la dashboard e, via Bluetooth, gestisce le portiere e l’accensione/spegnimento del motore.

Quando un utente prenota l’auto in questo modo implementata, la società o l’individuo noleggiatore invia alla Smart Key Box un codice numerico, valido solo per la durata che il cliente avrà prenotato. A questo punto, il beneficiario del noleggio, per prendere possesso dell’auto di cui abbisogna, dovrà semplicemente avvicinarsi all’auto, anche tenendo il suo smartphone in tasca: l’app associata al Box comunicherà con quest’ultimo ed il codice di cui sopra, riconosciuto, verrà autenticato, sbloccando le portiere del veicolo ed accendendone il motore

Toyota ha comunicato di aver impostato un programma di testing per il prossimo anno, nel distretto di San Francisco, grazie a Getaround, una piccola azienda di car sharing peer-to-peer (privati che si prestano l’auto) che è stata profumatamente sovvenzionata, allo scopo, da un fondo d’investimento Toyota che, usualmente, si occupa di intelligenza artificiale. Il progetto pilota per la sperimentazione dello Smark Key Box prevederà l’impiego di Toyota Prius, o di veicoli appartenenti alla famiglia Lexus.

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