Anche per l’auto più venduta al mondo è arrivato il momento di andare in pensione. Nonostante un 2017 chiuso con 1,2 milioni di esemplari venduti, il debutto della nuova serie della Toyota Corolla rimane sempre e comunque un atto dovuto. La dura legge del mercato non guarda in faccia a nessuno, nemmeno alla prima della classe, inevitabilmente chiamata ad aggiornarsi per non perdere la leadership.
La dodicesima generazione della compatta della casa delle tre ellissi sarà presentata al New York International Auto Show, manifestazione che aprirà i battenti il prossimo 30 marzo. Prodotta dal lontano 1966 in oltre 44 milioni di esemplari, sul mercato europeo viene sostituita dal 2007 dalla più ricercata Auris, di cui è stata recentemente svelata la terza serie.
Di fatto Auris e Corolla sono due auto gemelle. Entrambe disegnate con un evidente richiamo alla sportività, adottano la modernissima piattaforma modulare TNGA (Toyota New Global Architecture). Ad ogni modo la Corolla rappresenta la versione che sarà venduta sul mercato statunitense: per Toyota si tratta di una novità in termini assoluti, in quanto sino ad oggi non aveva mai venduto negli USA la cinque porte della sua berlina compatta.
Come noto, il mercato a stelle e strisce storicamente predilige le quattro porte con la coda, quelle che in gergo vengono chiamate sedan. Questa tipologia di auto trova invece molto meno spazio in Europa, e soprattutto in Italia, dove il mercato è decisamente più orientato sulle due volumi hatchback.
Come è logico aspettarsi, la nuova serie della Corolla sarà la più tecnologica di sempre. Abbonderanno quindi i dispositivi Adas, ovvero tutti i più recenti ritrovati in fatto di assistenza alla guida come la frenata automatica e il riconoscimento dei pedoni. L’intero pacchetto tecnologico sarà gestibile per mezzo di uno schermo a colori da 8 pollici che dominerà la plancia.
In fatto di motori è ormai sicuro il debutto del nuovo 2.0 a iniezione diretta, molto più leggero e compatto del 1.8 precedentemente in uso. Il propulsore sarà abbinabile ad un cambio manuale a sei marce, oppure ad un CVT a variazione continua. Per il momento quindi niente ibrido, ma solo un motore termico con il quale Toyota cercherà di conquistare un segmento molto caro agli automobilisti d’oltreoceano.