Tom Hanks è divenuto il felice possessore di una Fiat 126p. L’auto gli è stata donata grazie ad un progetto di crowdfunding indetto dall’imprenditrice polacca Monika Jaskolska. La donna ha dato vita ad una raccolta fondi dopo aver visto sui social una foto dell’attore a fianco di una Fiat 126p. Nello scatto Tom Hanks viene immortalato a Budapest a fianco di una Fiat 126p, la versione polacca della piccola utilitaria torinese. Per i polacchi l’auto è una vera e propria icona della motorizzazione nazionale, mentre per l’attore è un’auto dalla linea simpatica di cui si è immediatamente innamorato.
Da qui scatta quindi l’iniziativa di raccolta fondi della signora Jaskolska. In tanti si sono offerti di partecipare con un contributo economico; il più sostanzioso è stato quello di Rafal Sonik, campione polacco della Dakar. Del conseguente eco mediatico ne è venuto a conoscenza anche il due volte premio Oscar, che è rimasto letteralmente senza parole.
Grazie alla somma raccolta, è stato possibile acquistare una “Maluch”, ovvero una “piccola” da restaurare.
Per chi non lo sapesse, è questo il nomignolo affettuoso con cui i polacchi sono soliti chiamare la Fiat 126p. La somma avanzata è stata invece devoluta all’ospedale pediatrico di Bielsko-Biala, città del sud della Polonia dove l’auto veniva di fatto prodotta su licenza della Fiat.
Per il restauro a titolo gratuito della Fiat 126p ci ha pensato la società Carlex Design, creando uno specifico allestimento “Bielsko-Biala for Tom Hanks”.
All’auto con oltre 30 anni di onorata carriera è stata conferita una livrea bianca, mentre all’interno è stato previsto l’utilizzo di pellami pregiati e di tasti aggiuntivi ispirati alle macchine da scrivere, oggetti di cui l’attore è un appassionato collezionista.
Una volta pronta, la spedizione fino a Los Angeles è stata offerta dalla Lot, compagnia di bandiera polacca. Tom Hanks ha poi ritirato la vettura presso la residenza del console polacco della città californiana. Entusiasta per il regalo, l’attore di “Philadelphia” ha aggiunto di conoscere cosa quest’auto abbia significato per la Polonia comunista. Inoltre si è sorpreso per le dimensioni particolarmente ridotte del cofano e dell’abitacolo, talmente “small” da non permettergli di tirare indietro più di tanto il sedile.
Tra le altre cose ha anche fatto presente di aver ricevuto le istruzioni su come metterla in moto e su come accendere le luci, ringraziando nuovamente gli organizzatori per essere entrato in possesso di un’auto così unica e bella.