Tra qualche settimana, arriverà la tanto attesa Model 3, la berlina elettrica compatta ed economica, prodotta da Tesla Motors, l’azienda automobilistica con la più elevata capitalizzazione al mondo (più di Ford): per l’occasione, lo stesso Musk – tramite il suo account Twitter – ne ha postato le foto del primo esemplare prodotto dallo stabilimento di Fremont, e ha fornito qualche piccolo accenno in merito.
La prima Tesla Model 3 – in predicato di essere presentata durante un evento fissato per il 28 Luglio – è finalmente stata prodotta, col nome tecnico di SN1 (serial number 1) ed è stata consegnata all’imprenditore Ira Ehrenpreis, attivo nelle tecnologie green e membro del consiglio d’amministrazione della Tesla: si tratta di un modello configurato con livrea nera e cerchi da 19 pollici, poi regalato allo stesso Musk per i suoi 46 anni.
I primi esemplari verranno consegnati ai dipendenti di Tesla e Space X che l’hanno prenotata e, in seguito, si passerà ai clienti “esterni”, a cominciare da quelli statunitensi (della costa Ovest e, poi, di quella atlantica) e, nel corso del 2018, venendo incontro anche a quelli europei: a tal proposito, l’istrionico Musk ha spiegato che sono già 373 mila i pre-ordini giunti a proposito della ventura Model 3.
Secondo i propositi produttivi, l’obiettivo dell’azienda è di sfornare circa 1500 esemplari al mese ad Agosto, per salire a 20 mila auto/mese in quel di Dicembre: il veicolo sarà venduto con prezzi che partiranno dai 35 mila dollari (contro i 90 mila della Model S ed X), che – in Europa ed Italia – potrebbero tradursi in 40/45 mila euro.
Una scelta coraggiosa, questa, visto che – secondo molti analisti economici – almeno fino alla metà del prossimo anno, l’auto sarà venduta in perdita, con un margine negativo del 15%, giustificata dal desiderio di portare la produzione di auto dell’azienda dagli 83.922 del 2016. ai 480-500 mila esemplari del 2018.
Ma come sarà questa Tesla 3? Ad oggi, oltre al prezzo, si sa che sarà meno potente e con meno opzioni rispetto ai modelli più blasonati già prodotti a Fremont, con un’autonomia di 345 km, affidata a batterie che, nelle versioni top, arriveranno a 75 kWh (sulle Model S ed X sono da 100 kWh).
Tramite il configuratore, sarà possibile personalizzarne le specifiche, con meno di 100 combinazioni possibili ma sempre, almeno inizialmente, accomunate dalla sola trazione posteriore: in compenso, a 2018 in corso, ne arriverà una variante Performance, ed una – appunto – a trazione integrale con due motori.
Nel frattempo, procedono gli investimenti della Tesla Motors anche nel nostro Paese. Qualche giorno fa, a Peschiera Borromeo, a meno di un quarto d’ora da Linate, è stato aperto il più grande centro europeo di assistenza per le auto Tesla, e ne è stato messo in cantiere uno successivo nella zona di Padova: inoltre, anche le stazioni di ricarica elettrica sono aumentate, sul territorio italiano, con – ad oggi – 22 centraline “supercharged” – per la ricarica veloce – e 350 stazioni “destination charged”, per quella tradizionale, ubicate nelle principali località turistiche.