Renault Trezor, l’hypercar francese si scopre anche molto raffinata

Al Salone dell'Auto di Parigi, Renault gioca in casa e mostra agli astanti il futuro dell'auto elettrica e smart: ecco la Renault Trezor con interni in pelle rossa, guida autonoma, e innovativo sistema di ingresso nell'abitacolo

Renault Trezor, l’hypercar francese si scopre anche molto raffinata

Viste le sempre più restrittive normative in tema di emissioni inquinanti (95 grammi/km di CO2 entro il 2020), al Salone dell’Auto di Parigi, anche la Renault ha presentato una sua concept car elettrica: è toccato, quindi, alla Trezor mostrare il futuro della mobilità elettrica e smart secondo la casa automobilistica in questione. 

Renault Trezor è una granturismo con vocazione, viste le performance, di hypercar. La sua scocca (2 metri di larghezza per 4.7 di lunghezza) è interamente in carbonio, particolare – questo – che le consente di mantenersi “leggera” (1600 kg). Le sue forme sono sinuose, accattivanti, e suggestive: un esempio su tutti, il gruppo ottico anteriore a forma di parentesi quadre che, quasi, richiudono il logo centrale della Renault.

Per entrare nell’abitacolo, non sono presenti le classiche portiere. Un sistema motorizzato solleva la porzione superiore della scocca, compresi i vetri rossi, il tetto ed il cofano, e la sposta leggermente in avanti: in questo modo, il pilota ed il suo passeggero (è una 2 posti) possono accomodarsi e, in più, diventa accessibile anche lo spazio per il portabagagli.

L’interno è stupefacente: i sedili sono in pelle rossa per un effetto vintage non da poco, la plancia è realizzata con un mix di pelle rossa e legno ed ospita un infotainment con display OLED (risparmioso) dal quale è possibile accedere a contenuti multimediali ed alle funzioni dell’auto con semplici comandi touch. Il volante, di forma rettangolare, consente di accedere alle 3 modalità di guida prevista, neutral, sport ed autonomous: una volta “innestata” quest’ultima, il sistema di illuminazione esterno avvertirà le altre auto del fatto che si è sotto pilota automatico e, nel contempo, pilota e passeggero potranno gustarsi comodamente un film. Ovviamente, la dotazione tecnologica della Trezor non si ferma mica qui: è presente anche un head-up-display che proietterà sul parabrezza info utili alla guida.

Motoristicamente parlando, Trezor è spinta da una power unit capace di sprigionare una potenza di 350 CV: in questo modo, considerando anche il fatto che è di poco sollevata da terra (appena 1 metro), si riesce a sprintare da 0 a 100 km in meno di 4 secondi. Le batterie, per un corretto bilanciamento, sono poste una sull’asse anteriore, e l’altra su quello posteriore: l’autonomia dovrebbe esser buona visto che ambedue recuperano energia dalla frenata in virtù di una tecnologia già sperimentata in Formula E.

Purtroppo, la Renault Trezor è poco più di una show car e non verrà realizzata anche se talune sue soluzioni tecniche e di design potrebbero aprire un nuovo corso in seno alla casa di Boulogne-Billancourt.

 

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