Phoenix, l’auto elettrica frutto del riciclo che percorre 1600 km con 1 ricarica

Ci si lamenta spesso che le auto elettriche abbiano scarsa autonomia. Ebbene, la Phoenix - basata sulla carcassa di una Bmw 528i del 1997 ed assemblata con materiale di riciclo, ha superato quest'inconveniente, percorrendo 1600 km con 1 sola ricarica.

Phoenix, l’auto elettrica frutto del riciclo che percorre 1600 km con 1 ricarica

Le auto elettriche, vero trend del momento, passano per essere il massimo esempio di mobilità ecologica, facendo dimenticare che – con la loro scarsa autonomia – è pur sempre necessario ricaricarle diverse volte, con tutto quel che ne consegue in fatto di inquinamento indiretto, vista la scarsa percentuale di energia elettrica proveniente da fonti sostenibili. Un qualcosa che, presto, potrebbe essere risolto grazie alla Phoenix, la prima auto elettrica prodotta quasi totalmente con rifiuti elettronici, capace di percorrere circa 1600 km con una sola ricarica.

Phoenix prende il nome dall’uccello mitologico che risorge dalle sue ceneri e, in effetti, in questo caso, l’assonanza è più che valida, essendo stata creata al 90% con componenti riciclate. Ad averla progettata è stato Eric Lundgrenil, direttore tecnico di IT Asset Partners, azienda operante nel riciclo tecnologico che, dopo aver iniziato l’attività recuperando le batterie di vecchi veicoli da riutilizzare nelle sedie a rotelle, e dopo aver dotato i villaggi cambogiani di vecchi pannelli solari di modo che smettessero di sfruttare il cherosene per le loro esigenze, vanta ora partner del calibro di DELL, Nintendo, Best Buy, Panasonic, e Motorola (Lenovo).

Con la creazione della Phoenix, spiega Lundgrenil, si è voluto porre un freno allo spreco elettronico, destinato a incrementarsi con l’entrata nel mercato di nuovi competitors, dimostrando che la forma più sublime di riciclo consiste proprio nel riutilizzo. Anche per creare delle auto hi-tech. Nella fattispecie della Phoenix, si tratta di un veicolo basato sulla carcassa di una Bmw 528i del 1997, presa dallo sfasciacarrozze, sulla quale è stata montata una componentistica per il 90% riciclata: il tutto, con un investimento di 14 mila dollari in totale, e con 40 giorni di lavoro.

Il risultato si è sostanziato in un veicolo che, quanto a performance, non si fa mancare nulla. Iscritta ad una prova che si è tenuta il 16 e 17 Ottobre scorso nel circuito “California Speedway” (2 miglia con ovale a forma di D), sotto l’occhio vigile del giudice Michael Empric, inviato del Guinness Book of World Records, la Phoenix – spinta da un motore AC-50 alimentato da una batteria agli ioni di litio da 165 kWh, ha percorso – con una sola ricarica – qualcosa come 990 miglia, corrispondenti pressappoco a 1.600 chilometri.

Stracciando – in tal modo – sia il precedente record del 2013, assegnato ad una Tesla S, che quello dello scorso Agosto, realizzato da una Tesla Model S 100D che – in un circuito del salernitano, e con una sola ricarica – aveva percorso 670 miglia, ovvero 1.078 chilometri (con un consumo di 98,4 kW/h pari, in termini di efficienza energetica, all’impiego di circa 8 litri di benzina). 

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