Ora è ufficiale, Volkswagen dice addio al suo Maggiolino

Niente terza serie per il Maggiolino della Volkswagen. L’icona della casa di Wolfsburg sarà rimpiazzata dall’I.D. Buzz elettrico, il minibus chiaramente ispirato al famosissimo “Bulli”. Va così in soffitta un modello che ha fatto la storia dell’auto.

Ora è ufficiale, Volkswagen dice addio al suo Maggiolino

Nel futuro della Volkswagen non ci sarà più spazio per la mitica Maggiolino. A confermarlo è stato Frank Welsch, numero uno del reparto di ricerca e sviluppo della casa di Wolfsburg. La ragione è presto detta: il modello poco si adatta ai progetti di una società che vuole arrivare ad offrire la più ampia gamma di auto elettriche del mondo.

Siamo di fronte ad un evidente segno dei tempi. Dobbiamo quindi considerare chiuso il capitolo Maggiolino? A quanto pare sì. “Due generazioni possono bastare” ha ribadito lo stesso Welsch riferendosi al remake del 1998 e al suo successivo aggiornamento del 2011. “Non possiamo mica fare un New New New Beetle, non avrebbe senso”.

Per i nostalgici del mitico Kafer, parole simili equivalgono ad un vero e proprio colpo al cuore. Verrebbe proprio da dire che anche nel mondo delle quattro ruote non esiste più riconoscenza, nemmeno verso un modello che rappresenta a pieno titolo un pezzo rilevante della storia dell’auto. Ma in una società come la nostra, lo sguardo non può che essere indirizzato al futuro. E nel futuro della Volkswagen non c’è più posto per il Maggiolino.

Quando si pensa alla mitica berlina tedesca, non può che venire in mente l’auto nata per volere di Adolf Hitler, una vettura che una volta commercializzata riscosse un immenso successo di vendite. Prodotta in oltre 21 milioni di esemplari, è stata poi riproposta in una seconda serie arrivata sul mercato verso la fine del secolo scorso.

In casa Volkswagen in pochi avrebbero scommesso sull’affermazione della seconda generazione. Ma l’auto disegnata nel centro stile californiano della casa tedesca riuscì ad entusiasmare il pubblico, al punto che la dirigenza si convinse a lanciarla sul mercato. Negli Stati Uniti la scelta della Beetle si dimostrò un successo commerciale. Nel Vecchio Continente l’accoglienza fu più tiepida, ma questo non scoraggiò la Volkswagen, che decise di lanciare una nuova serie nel corso del 2011. Ma a quanto pare ora siamo proprio arrivati al capolinea.

Sul tema Frank Welsch non ha avuto dubbi: “quest’auto rappresenta la nostra storia, ma non possiamo andare oltre”. Il suo posto sarà preso dalla I.D. Buzz che è ispirato al T2 Transporter, il famoso minibus conosciuto amichevolmente come “Bulli”.

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