Secondo la Casa produttrice, la Opel Adam Rocks è il primo esemplare di una nuova nicchia di mercato, quella dei mini-crossover. Grazie all’altezza da terra incrementata di 15 mm, al tetto apribile elettrico in tela e a finiture esterne specifiche, la Rocks punta ad allargare l’offerta Adam verso un pubblico più maschile e appassionato dell’outdoor.
Abbiamo guidato in anteprima la Opel Adam Rocks 1.0 Turbo 115 CV sulle strade di Riga, la capitale della Lettonia e della cultura europea 2014. Ecco le nostre impressioni.
Cos’è?
La Opel Adam Rocks è una citycar a tre porte, lunga 3,75 metri e pensata per coloro che in un’auto cercano non solo contenuti tecnologici, ma anche ampie possibilità di personalizzazione.
All’esterno la vettura presenta nuovi paraurti anteriori e posteriori, che le conferiscono un look fuoristradistico e proseguono sulle fiancate, con una fascia di plastica nera che corre lungo i passaruota e le minigonne laterali.
Il tetto in tela apribile elettricamente è di serie sulla Opel Adam Rocks e garantisce un’ottima luminosità degli interni. Azionabile fino a 140 km/h, si apre e chiude in appena 5 secondi ed è disponibile in due colori, nero e marrone scuro.
All’interno lo spazio e la visibilità anteriori sono ottimi, mentre dietro i passeggeri devono accontentarsi di un ridotto spazio per le gambe. Al centro della plancia, personale e dalle finiture curate, è collocato il touchscreen da 7″ del sistema d’infotainment IntelliLink, di serie per Opel Adam Rocks.
Come va?
La Opel Adam Rocks porta al debutto un nuovo motore benzina 1.0 Turbo a iniezione diretta, dotato di Start&Stop di serie e già in linea con le norme antinquinamento Euro6. Questa piccola unità a 3 cilindri è disponibile in due livelli di potenza, 90 e 115 CV, entrambi con una coppia massima di 170 Nm da 1.800 giri/min.
Le prestazioni dichiarate per la versione più potente sono pari a 196 km/h di velocità massima (180 km/h la 90 CV) e 9,9 secondi sullo 0-100 km/h (11,9 la 90 CV), a fronte di un consumo medio dichiarato di 5,1 l/100 km (4,5 la 90 CV) ed emissioni di CO2 di 119 g/km (105 la 90 CV).
Al di là dei numeri, il nuovo 1.0 Turbo spinge forte e regolare sin dai bassi regimi, offre una risposta pronta ai comandi dell’acceleratore e mostra una rumorosità ridotta e vibrazioni pressoché assenti. Ad esso si coniuga bene il nuovo cambio manuale a 6 rapporti, dall’azione precisa e dalla spaziatura dei rapporti corretta.
Il telaio della Opel Adam Rocks è stato rivisto rispetto a quello della versione “normale”, sia nelle sospensioni che nello sterzo. Il risultato è una tenuta di strada rassicurante, che non rinuncia al comfort se non sulle sconnessioni più accentuate, complici anche i cerchi in lega da 18″ (optional presente sull’esemplare in prova) con pneumatici ribassati /35, non certo la miglior scelta per affrontare l’asfalto irregolare delle strade di Riga.
Nel complesso la Opel Adam Rocks è una piccola piacevole da guidare, i cui limiti sono costituiti dallo spazio interno ridotto (il bagagliaio è di soli 170 litri e i posti dietro hanno un’abitabilità limitata) e dal rumore di rotolamento degli pneumatici a velocità sostenute. Sorprendono i consumi: nonostante i 115 CV disponibili invogliassero alla guida sportiva, il 1.0 Turbo ha fatto segnare percorrenze nell’ordine dei 14-15 km/l.
Quanto costa
La Opel Adam Rocks è già ordinabile presso i concessionari, a partire da 16.750 euro chiavi in mano per la versione dotata del benzina aspirato 1.2 da 70 CV. La variante in prova, quella con il 1.0 Turbo 115 CV, è la top di gamma e parte da 19.550 euro. Su tutta la gamma Opel Adam Rocks, che prevede anche le motorizzazioni 1.4 87 CV e 100 CV aspirate, è previsto uno sconto di 2.000 euro, offerta che porta il prezzo d’attacco a 14.750 euro.