Nissan è una realtà automobilistica davvero estrosa, capace di pronunciarsi in settori come quello dei veicoli ecologici senza dimenticare quelli più “appassionanti” delle supercar: nell’immenso bouquet offerto ai propri clienti, tuttavia, rientra un veicolo – dalla tradizione antica – in grado di riassumere il meglio dell’offerta Nissan, il super pick-up Nissan Navara.
Il primo Nissan Navara, tanto per rendere l’idea, fu commercializzato nel 1933 come veicolo da lavoro e, in seguito, le innovazioni in dote a questo veicolo non sono mancate: nel 1970 è arrivata l’architettura “king cab” mentre nel 2005 ha fatto la sua comparsa quel sistema di ancoraggio, il Nissan C-Channel, che consente di stabilizzare un carico di qualsivoglia forma entro i 3 lati del cassone posteriore. Anche nell’edizione odierna, da poco varata, del Nissan Navara, le innovazioni non mancano.
Si tratta, certo, sempre di un veicolo da lavoro: è ben evidente dal peso complessivo del veicolo e dalla sua capacità di carico, stimata in 1 tonnellata: non meno impressionante la potenza di traino, quantificata in 3,5 tonnellate.
Chi, però, dovesse pensare ad un veicolo rozzo e poco attento all’estetica, si sbaglierebbe di grosso: Nissan Navara è quasi troppo bello per essere un pick-up professionale. Le fiancate hanno profili muscolosi e scolpiti che danno un’impressione di forza ma anche di dinamicità, specie se abbinati alle creste aerodinamiche poste sul tettuccio del modello Double Cab. Anche le finiture sono molto eleganti, sia sui cerchi in lega, che sulle maniglie delle portiere, e queste ultime – grazie al sistema di apertura che nasconde quelle posteriori dietro quelle anteriori – risultano essere assai poco ingombranti sul form factor della Navara.
Anche il comfort è di serie, nella Nissan Navara, e lo si nota anche dai piccoli dettagli: in esterna, vi sono degli scalini laterali che agevolano l’entrata nel veicolo o la collocazione di carichi sul tettuccio, ancorati alle due barre poc’anzi accennate. All’interno, i passeggeri potranno accomodarsi su sedili che grazie all’inclinazione da 18 a 23° gradi consentono di assumere la postura degli astronauti: l’aria condizionata è bizona, e vi è anche la ventilazione diretta sui sedili posteriori che, in assenza di passeggeri ed alla bisogna (per carichi ulteriori), possono anche esser ripiegati. Molto ampi, poi, i vani portaoggetti laterali.
Ovviamente, trattandosi di un veicolo moderno, il lato tecnologico ha ricevuto la consueta attenzione da parte della casa giapponese: il volante presenta diversi comandi multifunzione e, all’interno della pancia realizzata con materiali premium, troviamo il display multicolore dell’infotainment che, grazie a un’interfaccia intelligente, consente di non distrarsi dalla guida nel mentre si consultano informazioni come le indicazioni di navigazione, la propria playlist preferita, la riserva di carburante: l’interazione con gli smartphone (per i quali sono disponibili tre prese da 12V) è gestita tramite il Bluetooth al quale viene anche affidato l’audio in vivavoce.
Per il resto, non manca il dispositivo di frenata di emergenza, la videocamera panoramica (Around View Monitor) che segnalala tutto ciò che circonda il veicolo, il sistema di cruise control con limitatore di velocità, e quello che gestisce gli stop e le ripartenze in modo automatico sulle versioni con cambio manuale. Sempre in tema di tecnologia di percorrenza, sarebbe impossibile e riduttivo non citare anche il sistema di illuminazione stradale (affidato, per la sera, a un sistema di fari Full LED, e per il giorno, a luci a LED, ben disegnate e posizionate) e la tecnologia di sospensioni Multi-link a molle elicoidali (implementato per una miglior tenuta di strada).
Non ci siamo dimenticati della motorizzazione. Il motore della Nissan Navara è un 2,3 litri diesel cadenzato sia nella versione biturbo, da 190 CV, che in quella turbo, da 160 CV: la certificazione è Euro 6 e non potrebbe essere altrimenti visti i tanti espedienti adottati per contenere le emissioni inquinanti. Grazie al motore di base, le emissioni di CO2 sono di appena 159 g/km mentre quelle di ossido di azoto sono calate del 66% in virtù dell’adozione del sistema di riduzione catalitica selettiva: dulcis in fundo, il serbatoio AdBlue da 17 litri (copre 11.500 km) che, iniettando soluzione a base di urea nello scarico, contribuisce proprio a ridurre il NOx (ossido di azoto) immesso nell’atmosfera.
Così strutturata, la Nissan Navara – vincitrice anche dell’International Pick-up Award 2016, costa appena – a listino – 24.728 euro. Neanche tanto, considerato il tutto, vero?