L’annuncio shock di PSA: Opel non aveva un piano per ridurre le emissioni di C02

Opel non aveva un piano per rispettare i limiti europei sulle emissioni inquinanti. A sostenerlo è stato il presidente del gruppo PSA Carlo Tavares, venutone a conoscenza alla fine della trattativa per l’acquisto della casa di Russelsheim.

L’annuncio shock di PSA: Opel non aveva un piano per ridurre le emissioni di C02

Quello del quotidiano economico finanziario francese Les Echos è una notizia davvero sorprendente. Da quanto si può apprendere dalla lettura del giornale transalpino, Opel aveva un piano quasi del tutto inesistente per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Ad ammetterlo è stato Carlo Tavares, presidente di PSA, gruppo automobilistico che comprende Citroen, Peugeot, DS e da marzo 2017 anche i tedeschi della Opel.

L’amministratore delegato di PSA ha di fatto ammesso che “abbiamo preso coscienza che l’operazione sarebbe andata a sbattere contro il muro del piano delle emissioni di CO2 qualche giorno prima del closing”. In altre parole, stando anche alle rivelazioni di una fonte anonima, PSA ha acquisito dalla General Motors una società che non aveva adeguatamente pianificato i propri modelli in ragione delle sfide future.

Entrando più nello specifico, la Opel che PSA ha ereditato da GM era a tutti gli effetti una società che non aveva messo in cantiere nessun progetto di auto elettrica, e tutto ciò per la quasi totalità della gamma. Le uniche eccezioni sarebbero state la Grandland X e la Ampera-e. A detta di qualsiasi esperto del settore, tutto ciò era decisamente troppo poco per poter rispettare i sempre più severi limiti europei in tema di emissioni inquinanti.

Questo retroscena spiegherebbe anche le ragioni che hanno spinto la GM a disfarsi della Opel dopo quasi 90 anni di controllo. Gli americani avrebbero preferito sbarazzarsi del brand del fulmine, tra le altre cose in perdita sistematica da diversi anni, piuttosto che mettere in piedi una strategia per rinnovarne tutti i modelli.

Da qui si spiegano anche le dimissioni di Karl-Thomas Neumann, l’ex ceo di Opel. Quest’ultimo avrebbe recentemente abbandonato l’incarico per via delle diverse critiche legate alla struttura stessa di Opel. Tutto ciò ha inevitabilmente comportato una serie di conseguenze come il rinvio del debutto della nuova Corsa. Ad ogni modo la nuova dirigenza è ora impegnata nello studio di un piano di risanamento e di rilancio del marchio; stando a quelli che sono i progetti annunciati, una nuova gamma di auto completamente elettrificate sarà presentata entro il 2024.

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