A quanto pare, il mondo delle auto elettriche è destinato sempre più ad allargarsi. La diffusione sarà possibile non solo grazie al loro aumento in termini produttivi, ma anche in virtù dell’ingresso di nuove case automobilistiche.
Tra queste ultime ha fatto scalpore la Dyson, marchio britannico conosciuto in tutto il mondo per i suoi aspirapolvere a tecnologia ciclonica (e, di recente, per altri accessori smart). Stando a quanto annunciato, la società è già da due anni allo studio di un progetto che darà alla luce la prima auto elettrica del brand.
Ma andiamo con ordine. Tutto ha inizio a seguito di una mail trasmessa dal fondatore della società a tutti i dipendenti. Il contenuto del testo trasmesso da Sir James Dyson è molto chiaro. Sua intenzione è quella di entrare nel mercato delle auto elettriche. Per far fronte a questa scelta è già stato previsto un investimento pari a due miliardi di sterline, circa 2,27 miliardi di euro.
La notizia non poteva che essere accolta con clamore, anche perché – attenendosi alle tempistiche emerse – la prima gamma di auto elettriche verrà lanciata nel 2020. In altre parole, si deve concludere che tra poco più di due anni avremo su strada la prima auto marchiata Dyson. Proprio in ragione dei tempi decisamente ravvicinati, la dirigenza ha deciso di uscire allo scoperto, non ritenendo opportuno continuare a mantenere il segreto sulle proprie strategie per il futuro.
Per rendere fattibile questo progetto, da due anni la società ha già messo all’opera qualcosa come 400 ingegneri; tra costoro una parte è rappresentata da ex dipendenti della Aston Martin. L’intenzione sarebbe quella di arrivare a produrre delle batterie allo stato solido, in altre parole lo stesso tipo di accumulatori che Toyota si preparerebbe a lanciare sul mercato nel 2022. Questi accumulatori sono basati su elettroliti solidi, che garantiscono tempi di ricarica molto più veloci rispetto alle odierne batterie agli ioni di litio in soluzione organica. Inoltre, sono anche più resistenti alle alte temperature, un fattore non certo di poco conto, in quanto potenzialmente in grado di poter prevenire il rischio di incendi.
Nonostante i buoni propositi, in molti non nascondono le proprie perplessità sulla scelta della Dyson. Una società di elettrodomestici, seppur avveniristici, sarà in grado di costruire un’auto elettrica? In secondo luogo lo sviluppo delle batterie è ancora ad uno stato iniziale. Infine, non esiste nemmeno l’ombra di un prototipo o di una semplice concept car. Gli unici aspetti emersi riguardano il prezzo che non sarà proprio popolare. L’auto inoltre non avrà un design radicale, non sarà una supercar, e sarà costruita probabilmente in Inghilterra.