Dopo una lunghissima attesa è finalmente arrivato il momento di fare sul serio. Come annunciato da Luca Napolitano, Chief Executive Officer di Lancia Automobiles, dal 2026 Lancia Delta tornerà a calcare le nostre strade, facendo risorgere una delle più grandi leggende a quattro ruote degli anni Ottanta.
L’ufficialità, arrivata nel corso di un’intervista concessa al Corriere della Sera, farà battere il cuore a tutti i fan di un brand che negli ultimi anni ha continuato a sopravvivere grazie alla presenza della sola Ypsilon. “La Delta la vogliono tutti e non può mancare nei nostri piani. Tornerà e sarà una vera Delta. Un’auto emozionante, manifesto di progresso e di tecnologia. E ovviamente sarà elettrica” ha dichiarato il manager incaricato da Carlos Tavares di ridare lustro ad un marchio sinonimo di stile ed eleganza.
Al momento è decisamente troppo presto per conoscere altri dettagli sulla berlina la cui storia risale al lontano 1979. Ad ogni modo, l’intenzione rimane quella di rinverdire quella che ancora oggi è una pietra miliare per i tanti appassionati lancisti di tutto il mondo. Sotto questo punto di vista, è più che probabile che il modello verrà sviluppato facendo uso della piattaforma Stellantis STLA Medium, adatta per autovetture di lunghezza compresa tra 4,30 e 4,90 metri.
Con la nuova Delta disponibile solo nella versione 100% elettrica con un’autonomia di percorrenza fino a 700 chilometri, il costruttore punta a sfidare la migliore concorrenza. Prima di arrivare a vedere la Delta, nel 2024 è però previsto il debutto della nuova Ypsilon. La strategia è chiara: iniziare a risollevarsi con i modelli più piccoli per poi arrivare fino all’ammiraglia.
Da ciò ne consegue anche un doveroso cambio di target. Se ora con Ypsilon la società è per lo più orientata ad un pubblico femminile, con l’arrivo della Delta si cercherà di ingolosire anche la clientela maschile. Il secondo obiettivo sarà quello di rimpolpare il listino con modelli premium, capaci di affermarsi su un mercato di riferimento più ampio rispetto a quello nazionale.